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21 maggio 2021

la Rai secondo Forza Italia

 

 

 

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da Primaonline.it

La Rai secondo Forza Italia 

 

 Appena depositato un disegno di  legge di riforma della Rai (atto Senato N.2225 “Modifica al  Testo unico dei servizi media audiovisivi’) a firma di Anna Maria Bernini, capogruppo di FI  al Senato,  e  del  presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini.  

Il testo della proposta di Forza Italia per intervenire su alcuni aspetti fondamentali della Rai non è ancora disponibile, ma siamo in grado di anticiparne le linee guida. Per quanto riguarda la governance dell’azienda non ci sono grandi cambiamenti  se non per il dettaglio molto rilevante che l’Amministratore delegato, secondo la legge vigente nominato dal Governo e dal ministero del Tesoro,  dovrà’ passare, come oggi il Presidente, al vaglio della Commissione di Vigilanza. Cosi’ il Parlamento avrà  ancora più potere di decisione sul  Servizio pubblico, con il rischio di una maggiore lottizzazione. 

 L’ipotesi di affidare la Rai a una Fondazione, su cui si esercita il dibattito politico e che piace al Pd e ai 5 Stelle,  non seduce Forza Italia anche perché, sottolineano dal gruppo, tutte le sentenze della Corte Costituzionale segnalano che col sistema italiano la Rai ha un legame costituzionale  con il Parlamento.  Per restare sul tema della governance Forza Italia intende anche liberare  l’amministratore delegato dal tetto del compenso a   240mila euro che rende difficile l’ingaggio di bravi manager.
Il passaggio più importante  riguarda  le risorse su cui potrà contare la televisione pubblica. Alla Rai verrebbe  applicato tutto l’extragettito del canone attualmente discrezionale,  ma a fronte di questo l’azienda  dovrà  fornire una rigorosa contabilità separata (non come quella attuale, alquanto approssimativa) con relazioni chiare sull’impiego delle risorse del  canone e delle risorse della pubblicità. 
Non cambiano i tetti di affollamento, ma la novità è che la  Rai non potrà più applicarli mescolandoli sulle tre reti,  ma dovrà’ rigorosamente attenersi all’ affollamento rete per rete. Questa posizione è in linea con la battaglia portata avanti da Forza italia in commissione di Vigilanza e in Agcom. Di sicurò questo combinato ridurrà l’introito  pubblicitario di Viale Mazzini che sarebbe però compensato dal recupero dell’intero canone, liberando risorse pubblicitarie per il resto del mercato televisivo, Mediaset in testa ...continua su Primaonline.it

 

 

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