Dal 6 al 17 febbraio il Teatro India
dedica il palcoscenico alla Compagnia Nest, il collettivo di artisti di San Giovanni a Teduccio,
con il Dittico Nest – Napoli Est Teatro. In scena nei due lavori della giovane e brillante compagnia
(Gli onesti della banda e 12 baci sulla bocca) i luoghi simbolo della periferia «est» della città di Napoli, segnata profondamente dalla piaga della camorra. Il loro teatro diventa così viatico per risanare
e riabilitare il tessuto sociale, una possibilità d’arte contro ogni forma di violenza e degrado.
DITTICO NEST – NAPOLI EST TEATRO
GLI ONESTI DELLA BANDA _ dal 6 al 10 febbraio
12 BACI SULLA BOCCA _ dal 12 al 17 febbraio
Dal 6 al 17 febbraio la Compagnia Nest, il collettivo di giovani artisti di San Giovanni a Teduccio, invade il palco del Teatro India con DITTICO NEST per parlarci della periferia «est» di Napoli, gioiello d’arte e vitalità italiana profondamente segnata dalla piaga della camorra. In scena due spettacoli che fanno del teatro un viatico per risanare e riabilitare il tessuto sociale. Una possibilità d’arte contro ogni forma di violenza e degrado, per reagire alle tensioni e ai conflitti di una città offesa.
Con questo dittico di spettacoli diretti da Giuseppe Miale di Mauro, la compagnia ci porta dentro un modo di fare teatro che si pone in ascolto della realtà per raccontare le dinamiche malavitose che infestano la nostra società, perché agli spettatori sia offerta la possibilità di comprendere quanto strettamente ci riguardano tematiche soltanto apparentemente “lontane”, e in realtà vicine, pressanti, universali. Questa la convinzione della Compagnia Nest: che cambiare è possibile, e che per cambiare sia necessario l’agire sociale, la solidarietà, e considerare le risorse creative in tutta la loro dignità, impiegandole come agenti di trasformazione.
In scena dal 6 al 12 febbraio il primo spettacolo del Dittico, GLI ONESTI DELLA BANDA, sorprendente riscrittura della sceneggiatura di Age e Scarpelli de La banda degli onesti con Totò e Peppino, firmata dallo scrittore Diego De Silva e dal regista Giuseppe Miale di Mauro, che ne cura anche la regia. Tonino è un giovane di 35 anni, laureato a pieni voti in filosofia che, dopo aver cercato lavoro invano per anni, decide di ereditare la portineria del padre defunto. Sposato con l’avvenente Angela, ha un fratello che fa il finanziere a Milano, Michele. Un giorno il Ragioniere Casoria, amministratore del palazzo in cui Tonino fa il portiere e uomo losco in bilico tra legalità e illegalità, si presenta con una valigia nella quale c’è un cliché originale, nonché della carta filigranata per stampare banconote da 10 euro. Tonino non ne vuole sapere e lo mette alla porta. Il Ragioniere lo informa però che il condominio vuole vendere la casa dove vivono Tonino e Angela per pagare i lavori di ristrutturazione dei balconi. L’unico modo per non perdere la casa diventa allora accettare la proposta di malaffare. Ma Tonino accetta solo se al suo fianco c’è l’amico Peppino, che anche lui, dal canto suo, è disperato. Ogni mese deve versare il pizzo a Mimmuccio, manovale della camorra, che lo inquieta. I due non hanno scelta, e dopo una furtiva riunione notturna danno vita a una piccola banda di falsari. Ma poi Michele, il fratello di Angela, viene trasferito a Napoli proprio nella sezione tributaria: le cose sono destinate a cambiare. «Abbiamo deciso di ritornare a una tematica che ci appartiene – racconta il regista Giuseppe Miale Di Mauro – torniamo a occuparci di legalità, ma tenendo ferma la necessità di ricercare altri codici, più moderni e meno realistici. Così abbiamo pensato che la leggerezza potesse essere un modo nuovo di affondare l’occhio nel reale, di raccontare i meccanismi che attanagliano la società, facendo in modo che il pubblico percepisse certe dinamiche come universali. La strada della commedia brillante ci è sembrata rispondere a queste esigenze e per fare in modo che la nostra commedia mantenesse uno spessore anche di indagine sociale, abbiamo chiesto ad un grande scrittore come Diego De Silva di collaborare al progetto. Il nostro Gli onesti della banda, riprendendo uno dei testi più famosi della tradizione comica, ripercorre le difficoltà del precariato moderno, mostrando come anche le persone oneste possano trovarsi invischiate nei meccanismi dell'illegalità, loro malgrado, vittime e carnefici ad un tempo. I nostri “onesti” dovranno fare i conti con la loro disonestà. Questo è il punto dolente, perché scoprono che la disonestà ha una forma tentacolare. È una morsa, da cui paradossalmente “gli onesti” tornano a sentirsi liberi solo nel momento in cui si trovano a scontare la pena delle loro azioni di malaffare».
In scena dal 12 al 17 febbraio il secondo spettacolo del Dittico, 12 BACI SULLA BOCCA, scritto da Mario Gelardi e diretto da Giuseppe Miale Di Mauro. Anni 70, sullo sfondo della provincia soffocante e a volte disorientante di Napoli si consuma l’incontro-scontro tra Emilio, lavapiatti dai modi e dal linguaggio diretto, e Massimo, fratello del proprietario di un ristorante, sposato con una donna. Emilio, giovane omosessuale, riesce a scardinare l’orientamento sessuale di Massimo, da lui stesso malamente messo a tacere per tutta una vita. I loro incontri sono violenti, al limite dello scontro fisico. I due ragazzi si nascondono, ma quel rapporto così controverso, rappresenta forse l’unico momento di vero sentimento nella loro vita. Il loro è un ambiente in cui non è permessa alcuna diversità, vigono leggi sociali e di branco che non permettono nulla al di fuori di una prassi consolidata. Ma gli occhi di Antonio, fratello di Massimo, lo guardano dentro, sanno molto di più di quel fratello di quanto lui pensa. In quell’ambiente i problemi si risolvono in maniera spicciola ed uno come Massimo, non può certamente essere un «ricchione» di paese. «Abbiamo pensato di ambientare questa storia negli anni settanta, per costruire un tessuto emotivo ancora più claustrofobico – commenta Giuseppe Miale di Mauro – dodici mesi che iniziano con la strage di piazza della loggia e terminano con la tragica morte di Pier Paolo Pasolini. Dopo il lavoro fatto con Gomorra, abbiamo voluto mettere a frutto la nostra esperienza in una storia di pura finzione. Una vicenda che parte dalla periferia della nostra terra, dove il tempo sembra essersi fermato, dove, al di là di un finto progressismo, ci sono ancora leggi sociali antiche. Un’atmosfera sudata, che ha l’eco della musica popolare degli anni settanta, che vive di squarci di luce, sul nero dei giorni e di quelle vite».
6 • 10 febbraio _ Orari spettacolo: ore 21 _ giovedì e domenica ore 20 _ Durata: 1 ora e 40 minuti
GLI ONESTI DELLA BANDA
liberamente tratto dalla sceneggiatura della Banda degli Onesti di Age e Scarpelli
riscrittura di Diego De Silva e Giuseppe Miale Di Mauro
con la regia di Giuseppe Miale Di Mauro
uno spettacolo della Compagnia Nest
con Ivan Castiglione/ Michele
Maria Chiara Centorami / Angela
Francesco Di Leva / Rag. Casoria
Giuseppe Gaudino / Peppino
Adriano Pantaleo / Tonino
Luana Pantaleo / Giulia
Anna Stabile / Carmela
con la partecipazione di Ernesto Mahieux / Mimmuccio
scene Luigi Ferrigno
costumi Giovanna Napolitano
luci Luigi Biondi e Giuseppe Di Lorenzo
musiche originali Mariano Bellopede
produzione Nest Napoli Est Teatro
in collaborazione con le Nuvole/Casa del contemporaneo
12 • 17 febbraio _ Orari spettacolo: ore 21 _ giovedì e domenica ore 19 _ Durata: 60 minuti
12 BACI SULLA BOCCA
di Mario Gelardi
con Ivan Castiglione / Antonio
con Ivan Castiglione / Antonio
Francesco Di Leva / Emilio
Andrea Vellotti / Massimo
Regia di Giuseppe Miale di Mauro
Scene Roberta Mattera
Costumi Giovanna Napolitano
Disegno Luci Ettore Nigro
Foto di scena e grafica Carmine Luino
Consulenza musicale Giuseppe Gaudino
uno spettacolo della Compagnia Nest
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