VACANZE ESTIVE:
GENITORI LAZIALI STRESSATI PER COLPA DEI SOCIAL MEDIA.
I PROFILI DELLE ALTRE MAMME PIENI DI FOTO DELLE VACANZE PERFETTE GENERANO ANSIA DA CONFRONTO
389 EURO IL COSTO MEDIO SETTIMANALE CHE OGNI GENITORE LAZIALE SPENDE PER INTRATTENERE IL FIGLIO DURANTE I MESI ESTIVI
Più della metà dei genitori laziali (80%) sono preoccupati che le vacanze estive dei propri figli non siano all'altezza delle loro aspettative. Il 48% si sente in colpa per la mancanza di tempo con i propri figli ed il 46% afferma di essersi finto malato al lavoro per trascorrere più tempo a casa con loro
La scuola è finita da una settimana e tutti i bambini sono pronti ad appendere al chiodo libri e zaini per dedicarsi alle tanto attese vacanze estive. L’entusiasmo dei bambini però è inversamente proporzionale a quello dei genitori, che devono pensare a come gestire il tempo dei propri figli mentre loro sono ancora al lavoro.
Una ricerca internazionale Groupon rivela infatti che quasi 1 genitore laziale su 4 ha iniziato a preoccuparsi delle vacanze estive dei propri figli con almeno 2 mesi di anticipo, perché l’80% di loro è convinto che le vacanze a cui hanno pensato non siano all’altezza delle aspettative.
Social media come motivo di stress
Tra i fattori principali che scatenano l’ansia dei genitori di non essere all’altezza delle aspettative dei figli ci sono i tanto amati/odiati social media: il 24% delle mamme e papà laziali dichiara di sentirsi sotto pressione ad ogni post sui social che raffigura l’estate perfetta. Per il 29% dei genitori, la pressione aumenta a dismisura quando i loro figli raccontano loro le attività che hanno visto fare dai loro amici sui social. Addirittura c’è un 26% di genitori laziali che dichiara di caricare solo le foto migliori e non quelle che sono l’effettivo ritratto della vita quotidiana.
Sensi di colpa
Alle pressioni causate dai social media, si aggiungono poi i sensi di colpa dovuti dal poco tempo che i genitori hanno a disposizione per stare con i propri figli (48%), quelli causati dal tempo che i bambini passano al chiuso (32%) o davanti alla TV (40%), e quelli causati dalla mancanza di attività da fargli fare (25%). A parziale copertura del primo senso di colpa, il 46% dei genitori laziali ha tranquillamente ammesso di aver fatto finta di essere ammalato al lavoro per avere più tempo da trascorrere con i bambini.
Ma quanto costano questi sensi di colpa?
Nel tentativo di alleviare questi sensi di colpa, più di 7 genitori laziali su 10 affermano di sopperire alle loro mancanze con regali per i figli. In particolare, le mamme sono più spendaccione rispetto ai papà quando si tratta di sensi di colpa da attenuare.
In media, i genitori laziali spendono circa 389 euro a settimana per ogni bambino, posizionandosi ampiamente al di sopra della media nazionale pari a circa 187 euro a settimana per ogni bambino.
Principalmente, queste spese sono destinate a cene a base di pizza e hamburger (33%) e dolci o caramelle (33%), sempre amati dai bambini, gite giornaliere a parchi tematici o cinema (31%), nuovi giocattoli (27%) e nuove tecnologie come ipad o videogiochi (25%).
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