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Le immagini digitali sono divenute centrali nella vita dei più piccoli sin dai primissimi anni di vita: su tablet, televisione, pc, smartphone confluiscono e convivono enormi quantitativi di immagini, autentiche e manipolate. Possono diventare uno strumento didattico? "Educare alle immagini e ai media. Manuale per un uso consapevole da 0 a 11 anni" (ed. Spaggiari Junior) è un libro voluto dalla cooperativa Coopselios, specializzata nei servizi all'infanzia, come guida pratica per educatori e genitori: propone attività concrete, laboratori ed esperienze sul campo per imparare attraverso le immagini 2.0. Questi percorsi didattici innovativi, sperimentati sul territorio reggiano, sono già realtà presso il nido "Le Corti" di Correggio (RE). Il libro viene presentato il 19 febbraio presso il Teatro Asioli di Correggio dalla curatrice Sabrina Bonaccini, Direttore Tecnico Area Educativa Coopselios, insieme a Lorella Zanardo – autrice, documentarista e scrittrice - che si è occupata della supervisione
I giochi sul tablet sono il peggiore intrattenimento per i nostri figli? No, basta scegliere quelli giusti. Vietare internet ai bimbi? È una battaglia senza senso, meglio educare i più piccoli a sfruttarne le potenzialità e a evitarne i rischi. La tecnologia è un danno per l'apprendimento? Al contrario, se usata correttamente può diventare una grande risorsa. Oggi i bambini, sin da piccolissimi, sono immersi in un mondo di immagini mediate da uno schermo – soprattutto smartphone e tablet – in modo invasivo: secondo l'Istituto di Neuroscienze del CNR è possibile che in futuro, accanto ai centri del linguaggio, che hanno la loro sede nell'emisfero sinistro del cervello (per i destrimani), si sviluppino centri per il linguaggio digitale.
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