10.00 - 11.00 CALOGERO FALCONE (storico delle religioni) "Religione e politica: chi domina? " Siamo tutti convinti che i testi sacri appartenenti alle varie culture descrivano una religione o una filosofia. In realtà le cose non stanno così. Se prendiamo come esempio l'insieme delle complesse vicende politiche che caratterizzano la storia della nostra religione, si comprende come il canone a noi pervenuto sia stato scelto da una classe dominante. Il cristianesimo delle origini, con ben precisi ideali escatologici oggi messi in secondo piano, era molto diverso da quello presente nel mondo attuale. Chi ha scelto per noi? Fino a che punto la religione è servita per delineare un'influenza sulla politica? Queste domande sono fondamentali per comprendere come i testi religiosi, scritti migliaia di anni fa, spesso siano delle vere e proprie costituzioni per gli stati. Quale punto di incontro può esserci tra questo e il concetto di volontà di potenza di Nietzsche secondo il quale l'uomo deve continuamente aggiornare il suo punto di vista e mai fissarsi su una presunta verità definitiva?11.00 - 12.00 SALVATORE BRIZZI (scrittore e ricercatore) "Dominare se stessi per dominare il mondo" Tra i grandi dominatori della storia del passato, qualcuno si è distinto come abile ispiratore di nazioni, mentre qualcun altro viene ricordato come oppressore di popoli. Ciò lo dobbiamo alla capacità di ciascuno di dominare innanzitutto i propri stati interiori. Io vorrei mettere l'accento su una visione di leadership (to lead in inglese significa condurre) più vicina all'autodisciplina che s'impone il maestro di arti marziali, ossia il monaco-guerriero, piuttosto che una leadership "posizionale", ossia «vi domino perché sto più in alto di voi».
12.15 - 13.15 Domande e dibattito con il pubblico sul primo modulo
13.15 - 14.30 Pausa pranzo14.30 - 15.30 GIORGIO GALLI (storico, politologo) "Scacco alla superclasse: i metodi per eliminare lo strapotere" Oggi tre quarti del mondo vive ancora in aree rurali ed è in quelle aree che viene prodotto l'80% del cibo del nostro pianeta. La gestione della produzione, la distribuzione e il mercato di queste risorse alimentari è però in carico, soprattutto, alle grandi multinazionali. La carta vincente delle multinazionali è la grande distribuzione che sta azzerando quella locale, contribuendo così a disperdere i micro tessuti economici che alimentavano e sostenevano intere popolazioni da diverse generazioni, senza alcun argine da parte di istituzioni pubbliche locali o internazionali. La situazione appare incontrollabile, o meglio sembra non esistano ancora organi giuridici sovranazionali preposti a monitorare e vigilare l'operato di questi colossi planetari, che nel loro incedere prosciugano ogni cosa.15.30 - 16.30 IGOR SIBALDI "Il contrario del dominio" Possiamo immaginare un'alternativa al dominio, e alla paura che il dominio suscita sempre. È un'alternativa che va contro le leggi della natura, o almeno contro quelle leggi naturali che ci sono state insegnate. Va contro quelle che secondo i più grandi filosofi europei sono le leggi della storia. Va contro i presupposti della nostra civiltà. Ma queste sono altrettante ragioni per immaginare nei dettagli un modo di vivere non dominato, ovvero per scoprire altre leggi naturali, altri modi di raccontare la storia, altre possibili civiltà.
16.45 - 18.00 Tavola rotonda /dibattito con il pubblicoConduce Tiziana Chiarion (Nexus Edizioni)
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