SCUOLA – L'alunno disabile deve fare 22 ore settimanali di sostegno ma gliene concedono solo 12: la famiglia indennizzata con 10mila euro
A stabilirlo è stato il tribunale di Roma facendo seguito alla pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione (n. 25011/2014): i giudici hanno spiegato che 'il diritto all'istruzione è parte integrante del riconoscimento e della garanzia dei diritti dei disabili, per il conseguimento di quella pari dignità sociale che consente il pieno sviluppo e l'inclusione della persona umana con disabilità', perché 'il diritto all'istruzione dei disabili è oggetto di specifica tutela da parte sia dell'ordinamento internazionale che di quello europeo ed interno'. Nella sentenza è stato fatto riferimento anche all'articolo 24 della Convenzione di New York del 13 dicembre 2006 sui diritti delle persone con disabilità (resa esecutiva in Italia con la legge di autorizzazione alla ratifica del 3 marzo 2009, n. 18). Una linea analoga confermata anche dai giudici ordinari di La Spezia e Savona, che condanna il Miur a 7mila euro di spese di soccombenza.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la nostra 'battaglia di civiltà' avviata con l'iniziativa 'Sostegno, non un'ora di meno!' raggiunge un altro importante risultato: abbiamo ribadito al Miur che la presenza del docente specializzato non può essere negata o concessa in parte a discrezione dell'amministrazione, ma costituisce un indispensabile strumento per adempiere alle necessarie forme di integrazione e di sostegno a favore degli alunni disabili. I quali, altrimenti, non vedrebbero adeguatamente garantito il loro diritto all'istruzione e allo studio.