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19 novembre 2015

P.A. - DOMANI SCIOPERO GENERALE DEL LAVORO PUBBLICO CONTRO LEGGE DI STABILITÀ

MANIFESTAZIONI A ROMA, MILANO E NAPOLI

Domani sarà sciopero generale del lavoro pubblico, proclamato per l’intera giornata dall’Unione Sindacale di Base.
Lo sciopero riguarda tutte le categorie del pubblico impiego, i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici privatizzati ed esternalizzati  e delle partecipate e gli Lsu Ata della Scuola.
È stato indetto contro la Legge di Stabilità, che prevede ridicoli aumenti contrattuali (5 euro medi lordi mensili); che continua a tenere bloccate le assunzioni nel pubblico impiego ignorando  diritti di precari e vincitori di concorso; che taglia la Sanità ed i servizi ; che riduce da 8.000 a 1.000 il numero delle aziende partecipate, favorendo la definitiva privatizzazione di numerosi servizi territoriali.

Tre le manifestazioni organizzate in occasione dello sciopero:
- Roma, con corteo dalle ore 9.30, partenza da via dei Cerchi angolo via di S. Gregorio. Si prosegue per piazzale Bocca della Verità, via Petroselli, via del Teatro Marcello, via dell’Ara Coeli, via delle Botteghe Oscure, largo di Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele (Funzione Pubblica), piazza S. Andrea della Valle.
- Milano, appuntamento in Largo Cairoli alle ore 9.30.  Poi corteo per via Cusani, via Broletto, piazza della Scala (Palazzo Marino) piazza San Babila (Prefettura ), fino in piazza Fontana.
- Napoli, concentramento in piazza Mancini, ore 10.00. Si prosegue in corso Umberto, piazza Bovio, via San Felice, via Medina, piazza Municipio, via San Carlo, per finire in piazza del Plebiscito.

Tre piazze in cui sarà forte e determinata la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori ad una Legge di Stabilità che continua a dare soldi alle imprese togliendoli ai servizi, secondo i consueti diktat dell’Unione Europea. Tre piazze in cui manifestare il dissenso in modo deciso, in quanto una società meno democratica non mette nessuno al riparo dal terrorismo.

Tre piazze da cui, mentre il Mibact annuncia con solerzia che applicherà il ‘decreto Colosseo’ per mantenere aperti i siti culturali durante lo sciopero generale, le lavoratrici ed i lavoratori riaffermeranno la difesa del diritto di sciopero stesso, un diritto che di giorno in giorno viene sempre più logorato da continui attacchi che non stanno risparmiando anche la nostra Costituzione.