MANIFESTAZIONI A ROMA, MILANO E NAPOLI
Domani sarà sciopero generale del lavoro pubblico,
proclamato per l’intera giornata dall’Unione Sindacale di Base.
Lo sciopero riguarda tutte le categorie del pubblico
impiego, i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici privatizzati ed
esternalizzati e delle partecipate e gli Lsu Ata della Scuola.
È stato indetto contro la Legge di Stabilità, che prevede
ridicoli aumenti contrattuali (5 euro medi lordi mensili); che continua a
tenere bloccate le assunzioni nel pubblico impiego ignorando diritti di
precari e vincitori di concorso; che taglia la Sanità ed i servizi ; che riduce
da 8.000 a 1.000 il numero delle aziende partecipate, favorendo la definitiva
privatizzazione di numerosi servizi territoriali.
Tre le manifestazioni organizzate in occasione dello
sciopero:
- Roma, con corteo dalle ore 9.30, partenza da via dei
Cerchi angolo via di S. Gregorio. Si prosegue per piazzale Bocca della Verità,
via Petroselli, via del Teatro Marcello, via dell’Ara Coeli, via delle Botteghe
Oscure, largo di Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele (Funzione Pubblica),
piazza S. Andrea della Valle.
- Milano, appuntamento in Largo Cairoli alle ore 9.30.
Poi corteo per via Cusani, via Broletto, piazza della Scala (Palazzo
Marino) piazza San Babila (Prefettura ), fino in piazza Fontana.
- Napoli, concentramento in piazza Mancini, ore 10.00. Si
prosegue in corso Umberto, piazza Bovio, via San Felice, via Medina, piazza
Municipio, via San Carlo, per finire in piazza del Plebiscito.
Tre piazze in cui sarà forte e determinata la risposta delle
lavoratrici e dei lavoratori ad una Legge di Stabilità che continua a dare
soldi alle imprese togliendoli ai servizi, secondo i consueti diktat
dell’Unione Europea. Tre piazze in cui manifestare il dissenso in modo deciso,
in quanto una società meno democratica non mette nessuno al riparo dal
terrorismo.
Tre piazze da cui, mentre il Mibact annuncia con solerzia
che applicherà il ‘decreto Colosseo’ per mantenere aperti i siti
culturali durante lo sciopero generale, le lavoratrici ed i lavoratori riaffermeranno
la difesa del diritto di sciopero stesso, un diritto che di giorno in giorno
viene sempre più logorato da continui attacchi che non stanno risparmiando
anche la nostra Costituzione.