SCUOLA – Alunni disabili, l’Istat conferma il loro aumento
e la carenza di docenti di sostegno: così un allievo su due cambia l’insegnante
specializzato ogni anno
Secondo i dati pubblicati dall’Istituto
nazionale di statistica, tra scuola primaria e medie sono circa 150mila gli
allievi che hanno usufruito del sostegno nell'a.s. 2013/14: il Miur all’inizio
dello stesso anno scolastico ne aveva quantificati circa 11mila in meno.
Marcello
Pacifico (Anief-Confedir): non a caso, l’Anief ha chiesto di aumentare
l’organico di diritto dei docenti di sostegno di almeno 40mila unità. Fino a
quando non ci sarà questo adeguamento, continueremo ad assistere al valzer di insegnanti
specializzati e alla corsa in tribunale per vedersi riconosciuto il diritto
allo studio e al supporto didattico adeguato.
L’Istat ha
rilevato che il numero di alunni disabili continua a salire, anche nel corso
dello stesso anno scolastico, e circa la metà cambia insegnante di sostegno
ogni anno. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica,
infatti, tra scuola primaria e media di primo grado sono circa 150mila i
bambini e ragazzi che hanno necessitato di sostegno nell'anno scolastico
2013/14: quasi 85 mila gli alunni con disabilità nella scuola primaria (3% del
totale degli alunni) mentre nella scuola secondaria di primo grado se ne
contano più di 65 mila (3,8% del totale). Con il ritardo mentale, i disturbi
del linguaggio e dello sviluppo che rappresentano i problemi più frequenti.
Se si va a
verificare il
numero ufficiale di alunni disabili emessi dal Miur (pagina 5, tabella 5),
riguardanti i medesimi gradi scolastici, si scopre che all’inizio dello stesso
anno scolastico erano circa 11mila in meno: 76.862 alla primaria e 62.699 alle
medie. Si può quindi ipotizzare che l’accrescimento sia dovuto all’iscrizione
in corso anno di nuovi alunni con problemi di apprendimento, ma anche alle
tante sentenze dei tribunali che hanno decretato l’assegnazione dell’insegnante
di sostegno a seguito dei ricorsi presentati dalle famiglie.
“Questi
dati danno impulso all’iniziativa “Sostegno:
non un'ora di meno!” – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e
segretario organizzativo Confedir – attraverso la quale i nostri consulenti
legali avviano ricorsi d’urgenza gratuiti per la richiesta motivata, in
presenza di disabilità grave riconosciuta ai sensi dell'art. 3, comma 3 della
Legge 104/92, di nuovi posti di sostegno in organico e il recupero delle ore
negate. E confermano che purtroppo, per via della mancanza di un impianto
legislativo adeguato, la via maestra per far valere i diritti di alunni e
docenti rimane quella del tribunale”.
L’aumento
di oltre 11mila alunni disabili, inoltre, ha comportato un incremento di 6 mila
docenti: i 68mila
inizialmente decretati dal Miur (pagina 8, tabella 9), derivanti dai 39.034
insegnanti di sostegno alla primaria e 29.065 alla secondaria di primo grado, sono
stati superati dagli “oltre 74 mila” indicati sempre oggi dall’Istat.
“È
evidente come questo incremento – continua Pacifico – confermi ulteriormente
l’esigenza di incrementare l’organico di diritto dei docenti di sostegno, oggi
ancora bloccato a 80mila posti. E con la previsione di farli lievitare l’anno
prossimo però non oltre i 90mila, come previsto dalla limitante Legge 128/2013
che ha preso come riferimento la realtà scolastica di sei anni prima e non
l’attuale: per ‘coprire’ i 229mila alunni disabili complessivi, comprendenti
anche la scuola dell’infanzia e le superiori, quota
indicata di recente dal ministro Giannini, occorrono infatti 115mila posti,
quindi 35mila in più di quelli di oggi. E siccome le proiezioni indicano che
nel 2016 gli alunni con handicap iscritti alla scuola pubblica diventeranno 260mila,
il gap tra organico Miur e organico necessario diventa ancora più evidente. Non
a caso, l’Anief ha chiesto di aumentare l’organico di diritto dei docenti di
sostegno di almeno 40mila unità”.
La
richiesta del giovane sindacato, tra l’altro, è suffragata dalla sentenza n.
80/2010 della Corte Costituzionale, che ha annullato i commi 413 e 414
dell’art. 2 della Legge 244/2007, proprio per garantire il rapporto uno a due
tra docenti specializzati e alunni disabili certificati. E fino a quanto questo
non accadrà, non solo migliaia di alunni dovranno attendere diverse settimane o
mesi, ad ogni inizio di anno scolastico, prima di vedersi assegnato il docente
specializzato. Ma verrà meno anche la continuità didatti: sempre l’Istat ha
rilevato che ‘il 44% degli alunni della scuola primaria ha cambiato
l'insegnante di sostegno rispetto all'anno scolastico precedente e lo stesso è
accaduto al 40% degli alunni nella secondaria di primo grado’. “Un valzer di
cattedre, a danno degli alunni meno fortunati, che non ha bisogno di commenti”,
conclude il presidente Anief.
Coloro che
dovessero riscontrare realtà di ore negate o non richieste - ma comunque
spettanti in base alla normativa vigente e alle indicazioni delle commissioni
mediche – possono scrivere a sostegno@anief.net.
Per approfondimenti: