SALUTE DELL’AFRICA, SALUTE DEL MONDO
“Dall’evidenza all’azione: cambiamenti sostenibili per la salute
in Africa”
Conferenza Internazionale - Amref e Organizzazione Mondiale della Sanità
Conferenza Internazionale - Amref e Organizzazione Mondiale della Sanità
Kenya
24-26 novembre
L'epidemia di ebola,
che si è abbattuta su alcuni Paesi dell'Africa, è un triste richiamo alla
fragilità e all'arretratezza dei sistemi sanitari del continente. Da quasi 60
anni Amref è impegnata su questo fronte ed oggi, proprio per parlare di
“Cambiamenti sostenibili per la salute in Africa”, la principale organizzazione
sanitaria africana organizza in Kenya, nel cuore dell'Africa, una importante conferenza internazionale in collaborazione
con l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L'evento si svolgerà
dal 24 al 26 novembre e sarà l'occasione
per riunire i principali attori del settore sanitario, per condividere
risultati utili, per fornire soluzioni alle sfide della salute dell'Africa. La
conferenza farà il punto sul raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio, iniziativa progettata per accelerare la riduzione della povertà e
migliorare le condizioni sociali nelle regioni in via di sviluppo entro il
2015. Amref è convinta che gli africani possano guidare l'Agenda sanitaria del continente post 2015.
Dal 2000, anno in cui
le Nazioni Unite hanno lanciato gli Obiettivi del Millennio, c'è stato un
miglioramento apprezzabile nella riduzione della mortalità materna e infantile,
nell'accesso alle cure, e nella riduzione della trasmissione della malaria e
dell' Hiv/Aids. Ad oggi, poco più della metà della popolazione dell'Africa
sub-sahariana ha accesso all'acqua potabile e solo 4 persone su 10 hanno
accesso a servizi igienici adeguati. Intanto i sistemi sanitari rimangono sottofinanziati (la spesa pro capite è
molto al di sotto della raccomandazione dell'OMS di un minimo di 40 dollari
l'anno), e solo 6 Paesi hanno raggiunto l'obiettivo del 15% del bilancio
nazionale stanziato per la sanità. Sistemi sanitari fatiscenti, mal forniti e a corto di personale. In media in Africa
c'è 1 medico per più di 30mila abitanti, mentre nei Paesi occidentali la media
è di 1 a 450.
Se lo scoppio di
un'epidemia è inevitabile, la sua trasformazione in pandemia, no. Non è un caso
che i tre Paesi maggiormente colpiti - Liberia, Guinea, Sierra Leone - siano
tra quelli che in Africa hanno investito meno sulla salute e sul rafforzamento
dei sistemi sanitari. Se confrontiamo i numeri (2012) sui sistemi sanitari di
alcuni Paesi in cui si sono avute morti per Ebola, nell'attuale epidemia,
riscontriamo che in Spagna i dottori erano 370 per ogni 100mila abitanti, in
Usa 245, in Sierra Leone poco più di 2, in Liberia più di uno e in Guinea 1.