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WIRED NEXT CINEMA
Giovedì 23 ottobre – h. 18:00
AUDITORIUM MAXXI di Roma
Presentazione in anteprima, a ingresso gratuito, del documentario Prima del film, di Mario Sesti e Marco Chiarini, regista de L'Uomo Fiammifero, che raccontano il cinema attraverso l'animazione dei disegni preparatori ai film realizzati, spesso appositamente da regista quali Marco Bellocchio, Ettore Scola e Paolo Virzì, che saranno protagonisti di un incontro a seguire.
Sarà presentato all’interno della sezione Wired Next Cinema,
nell’ambito della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma,
il documentario Prima del film, diretto a quattro mani da Mario Sesti e Marco
Chiarini (regista de L'uomo Fiammifero e del corto Omero
bello-di-nonna), con interviste a registi quali Marco Bellocchio,
Paolo Virzì, Ettore Scola, ma anche giornalisti
quali Alessandra Mammì e Marco Giusti. Prodotto dal Cineforum Teramo,
Mama Studio e Naca Arte, il documentario sarà
presentato – a entrata gratuita - domani, giovedì 23 ottobre alle ore 18 presso
l'Auditorium del MAXXI (via Guido Reni, 4). A seguire, incontro pubblico,
moderato da Mario Sesti con con Marco Bellocchio, Paolo Virzì ed Ettore
Scola.
Cosa si agita nella mente di un regista prima di
mettere a fuoco il suo progetto di film? Storia, personaggi, luoghi, abiti,
caratteri – ma anche stile e atmosfera - come si materializzano in immagini
concrete? La risposta è in questo documentario, che per la prima volta in
Italia prova a delineare un percorso grafico nella storia del nostro cinema. I
registi che amano i disegni come Scola, Virzì e Bellocchio (che ha iniziato
come pittore prima di passare al cinema), che uso ne fanno in rapporto ai loro
film? Viaggio nello spazio sconosciuto in cui volti, segni e colori sulla carta
collaborano segretamente alla creatività che darà vita a scene e inquadrature
di film. Ettore Scola, Paolo Virzì e Marco Bellocchio disegnano sotto gli occhi
della macchina da presa segni, ghirigori ossessivi, spunti, volti, figure
stilizzate e caricature istantanee, piccole allucinazioni e figurette
fiabesche, accanto a scritte, appunti di battute, nomi di attori, tracce che
farebbero la gioia di uno psichiatra, e raccontano il loro rapporto con il
disegno. In questo senso i disegni, che vediamo animarsi nel corso del film
grazie al contributo creativo del regista Marco Chiarini rappresentano un
discorso comune, la traccia di un percorso tanto evidente quanto poco battuto,
anche dalla critica e dagli studiosi, in cui la scena chiave è forse quella in
cui il giovane Fellini e il giovane Scola, si incontrano regolarmente in
qualche bar per vedersi e parlare.