L’architetto Paolo Portoghesi
pubblica con la Libreria Editrice Vaticana il volume Il sorriso di
tenerezza – Letture sulla custodia del creato, che “nasce dal desiderio
di spingere il lettore a riconoscere nella bellezza del creato l’impronta del
Creatore”. Il titolo dell’opera – che insieme alle riflessioni dell’autore
presenta una antologia di testi di ispirazione cristiana sul rispetto del
creato – si riferisce a una metafora di Simone Weil, secondo la quale il
sorriso di Gesù risplende nelle bellezze della terra, ma richiama anche le
parole di Papa Francesco, che più volte ha usato l’espressione “tenerezza”. “Il
libro raccoglie scritti che appartengono a epoche diverse, lungo un percorso a
ritroso di quasi tremila anni – spiega Portoghesi –. Vicini o lontani nel
tempo, però, tutti sono di grande attualità perché riguardano il rapporto tra
l’uomo e il creato in un periodo in cui alla cura e all’utilizzo equilibrato,
si è sostituito lo sfruttamento e la rapina, con il risultato di far sì che
ogni generazione lasci alla successiva un ambiente di vita peggiorato e
impoverito”.
Certo, riconosce l’autore, “nel creato
non c’è solo bellezza e armonia, ma ci sono anche conflitti, dissonanze,
crudeltà e tanto dolore”. Ma “la gioia che si prova ammirando la bellezza del
creato”, e questo è il filo conduttore del volume, “non avrebbe il senso
profondo che ha, se non si leggesse in essa, insieme alla fragilità e alla
grazia, l’imminenza del dolore (…) Dietro la complementarità di gioia e dolore
si manifesta del resto il mistero della libertà dell’uomo, della sua capacità
di scegliere e di decidere”.
Numerosi altri ancora sono gli autori
citati in questo volume, che alterna i loro brani, le considerazioni
dell’autore e decine di foto che ritraggono magistralmente animali, piante,
paesaggi urbani e fenomeni naturali, realizzate dallo stesso architetto Portoghesi,
che ha progettato edifici ospitati in quasi tutte le regioni italiane – dalla
Grande Moschea di Roma al teatro di Catanzaro, dal parco urbano di Albano, alla
piazza di Poggioreale, dal Quartiere Latino di Treviso, al comprensorio
residenziale Enel a Tarquinia, dalla piazza Leon Battista Alberti di Rimini, a
chiese presso Salerno, Terni, Vicenza, Calcata, Castellaneta –, ma anche
all’estero, come la reggia di re Hussein di Giordania, la Torre del Respiro a
Shanghai, il quartiere turistico “Mar Azul” in Argentina, la Grande Moschea di
Strasburgo, un’unità residenziale a Berlino, un centro culturale a Khartoum,
diverse opere in Nigeria.
Paolo Portoghesi vede la natura “come un
grande libro da sfogliare, con appassionata dedizione, per rintracciare in ogni
sua pagina l’impronta del Creatore – annota nell’invito alla lettura, posto a
inizio del volume, il cardinale Raffaele Farina, archivista e
bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa –. È da questa propensione a
vedere l’invisibile nel visibile che è nato questo libro che raccoglie le
testimonianze dell’atteggiamento cristiano di fronte alla natura e quindi della
volontà di custodirla come un dono prezioso utilizzandola per le necessità
della vita, con amorosa gratitudine verso il Creatore”.
Tenendo però presente la
“differenza sostanziale tra l’uomo e le altre creature viventi – precisa
Portoghesi – : l’uomo è il solo che, in quanto cosciente della sua condizione
di abitante del pianeta, ha nei suoi confronti e nei confronti di tutti i suoi
abitanti, precise responsabilità che non può condividere, anche se lo volesse,
con nessuno dei suoi coinquilini”.