La stampa specializzata riferisce di
procedure di "oscura comprensione; e poi punteggi pregressi mancanti,
confusione tra titoli e servizi. Inevitabile dunque che i numeri messi a
disposizione per i reclami fossero presi d'assalto, con la conseguente che la
casella di posta è ormai piena e non riceve altri messaggi". Spuntano
anche punteggi iperbolici, impossibili da realizzare.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): dopo le
esclusioni illegittime e gli invii con problemi tecnici, arriva un'altra
'tegola'. È la conferma del paradosso tutto italiano, figlio del mal
funzionamento o, quantomeno, della superficialità nell'operare da parte della pubblica
amministrazione. Soprattutto quando si ha a che fare con il personale precario.
Continua
a rivelarsi un percorso ad ostacoli l'iter di aggiornamento delle graduatorie
ad esaurimento dove sono collocati circa 200mila docenti precari ed altri
140mila chiedono giustamente di essere inseriti: dopo l'esclusione di questi
ultimi, con l'Anief che ha presentato ricorso per oltre
15mila supplenti, i problemi di connessione, compilazione e inoltro telematico
della domanda, i primi resoconti sulle pubblicazioni delle graduatorie
provvisorie raccontano di situazioni paradossali costellate da errori, anche
grossolani: alla rivista 'Orizzonte Scuola' sono pervenute diverse segnalazioni
di "pasticci", ad iniziare dall'Ambito Territoriale di Roma che
ha battuto tutti e pubblicato le graduatorie ad esaurimento provvisorie in
anteprima su tutte le altre province d'Italia.
"A
partire da quelle lettere R ed S, che risultano - anche dopo i chiarimenti - di
oscura comprensione, dato che sono state assegnate in maniera diversa anche a
candidati che vantano la stessa situazione", scrive la rivista
specializzata. "E poi punteggi pregressi mancanti, confusione tra titoli e
servizi. Inevitabile dunque che i numeri messi a disposizione per i reclami
fossero presi d'assalto, con la conseguente che la casella di posta è ormai
piena e non riceve altri messaggi e anche il numero di fax risulta non attivo
nel weekend". Come non può passare inosservato "quel grossolano errore
che vede in una delle graduatorie, una docente slittare in testa con ben 712
punti! (neanche nelle migliori storie di precariato si riesce a raggiungere
tale quota!), di cui 600 solo per i titoli".
Il
sindacato reputa questi disservizi, soprattutto se confermati nelle altre
province, una ulteriore dimostrazione di come i diritti dei precari continuino
a non figurare nelle priorità dell'amministrazione scolastica. I disservizi di
questi giorni produrranno, infatti, un'altra quantità industriale di ricorsi.
Che si vanno ad aggiungere a quelli presentati da una bella fetta dei 140mila
neo abilitati lasciati fuori dalle stesse GaE.
Oltre
15mila di loro, attraverso i legali dell'Anief, hanno impugnato questa
illegittima esclusione al TAR, parte di loro anche al Presidente della
Repubblica, perché lo Stato ha deciso di non riconoscere più la loro
l’abilitazione o l’idoneità di Stato come titolo valido per entrare di ruolo o
ricevere una supplenza annuale dalle graduatorie dei precari. Si tratta degli
abilitati TFA, Ssis, SFP, Afam e Cobaslid mai inseriti, di idonei al concorso
DDG 82/2012 o precedenti concorsi anche loro mai inseriti, di abilitandi PAS, SFP
e AFAM, abilitati all’estero, diplomati presso istituti
magistrali
o scuole magistrali entro l’a.s. 2001/02 e altre tipologie ancora. Il
sindacato ricorda, infine, che fino al 31 luglio raccoglierà i ricorsi anche
per le esclusioni delle Graduatorie d'istituto.