E' stato un successo sotto tutti i punti di vista,
l'appena concluso Film Festival Vieste. Una sfida vinta grazie a un'impeccabile
organizzazione, a un cast di grandi nomi provenienti dal mondo dello spettacolo
e al Premio Carlo Nobile assegnato a uno dei massimi protagonisti del cinema
italiano: Enrico Vanzina. "Il riscontro è stato talmente positivo che è
andato ben oltre le più rosee aspettative. Per ben undici giorni, il pubblico
ha mostrato un interesse crescente sia nei confronti dei cortometraggi
realizzati nell'ambito dell'iniziativa 'Prove aperte alla fabbrica dei sogni'
che ai film inseriti all'interno della rassegna dedicata alla nuova commedia
all'italiana, ognuno dei quali introdotto presso l'Anfiteatro Adriatico da
registi e attori protagonisti"- ci racconta entusiasta l'organizzatrice
Terry Abbattista della 'Sol'eventi', che aggiunge:
"Risultati strepitosi che ci spingono a fare sempre
meglio in vista della nuova edizione prevista per il prossimo anno". Fiore
all'occhiello del Film Festival Vieste, il Premio Carlo Nobile. A ricevere la
prestigiosa statuetta, realizzata in alabastro, è stato lo sceneggiatore,
produttore e scrittore Enrico Vanzina. L'attesa premiazione ha avuto luogo nella
cornice del White Hotel di Vieste, valorizzata dalla precisa conduzione di
Francesca Rettondini. Ha presenziato alla premiazione anche il sindaco di
Vieste, la dottoressa Ersilia Nobile, sorella di Carlo Nobile, che ha
pubblicamente espresso gratitudine al cineasta romano che si è raccontato con
grande generosità e sensibilità, snocciolando avvincenti aneddoti della sua
vita professionale e privata. "Mio padre" (Steno, ndr), ha
raccontato, "avrebbe preferito che facessi lo scrittore o il giornalista",
"ma io non potevo fare a meno del cinema che, come diceva Hitchcock, è la
vita con le parti noiose tagliate". Un maestro dell'italica settima arte,
Vanzina, che anche in questa occasione ha difeso il genere della commedia
"ingiustamente bersagliato da conformismi e pregiudizi".
Mentre a proposito dell'attuale situazione del nostro
Paese ha detto:
"L'Italia è un Paese che spesso mi fa arrabbiare, ma
agli italiani, a loro sì voglio tanto bene". La kermesse, realizzata con
il significativo sostegno dell'Assessorato al Turismo e alla Cultura
dell'amministrazione comunale di Vieste e patrocinato dalla Apulia Film
Commission, è stata ulteriormente valorizzata da due importanti mostre,
entrambe proposte gratuitamente al pubblico presso il Castello Svevo di Vieste.
La prima è stata "Ritratto di Anna", presentata lo scorso anno al
Festival Internazionale del Film di Roma: una galleria di ritratti organizzata
dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dal Centro Sperimentale di
Cinematografia - Cineteca Nazionale, dedicata all'indimenticabile attrice Anna
Magnani. La seconda, invece, un'accurata selezione di manifesti del grande
cinema italiano dal primo dopoguerra fino ai nostri giorni. Tra i film più
applauditi tra tutti quelli proposti, la pellicola rivelazione "Vacanz'ieri,
oggi e domani" di Fabio Massa e Lucio Ciotola, presenti assieme a Luciana
De Falco, una delle protagoniste, e "La gente che sta bene",
presentato dall'attrice Emanuela Grimalda, popolarissima anche per la sua
partecipazione alla fiction di RaiUno "Un medico in famiglia".
Applausi, inoltre, per "Sapore di te" di Enrico
Vanzina, "Song e' Napule" dei Manetti Bros; "Maldamore"
introdotto dall'attrice Eleonora Ivone e dallo sceneggiatore Massimo Sgorbani.
A concludere in bellezza la rassegna, presentata dal press-agent Giuseppe
Zaccaria, ci hanno pensato il regista Davide Minnella e l'attore protagonista
Gianluca Sportelli con l'apprezzatissima pellicola "Ci vorrebbe un
miracolo".
Tra i cantanti saliti sul palco del Film Festival Vieste,
Sara Galimberti che ha presentato il suo nuovo singolo Chiamami per nome e
Riccardo Sinigallia che ha invitato il numeroso pubblico al suo prossimo
concerto che si terrà il 9 agosto nell'incantevole perla del Gargano.
All'interno del Festival ha trovato spazio, riservando enormi sorprese, il
progetto "Porte aperte alla fabbrica dei sogni", grazie al quale
giovani appassionati cinefili, affiancati da affermati film-maker, hanno dato
vita alla realizzazione di esclusivi cortometraggi. I tre lavori sono stati
girati ciascuno in un proprio set, rispettivamente ambientati nella Roma
Imperiale, nel Medioevo e nel Far West. Le tre scenografie sono state
realizzate dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Foggia.
Le
sceneggiature, nel rispetto rigoroso di ambienti e costumi delle rispettive
epoche, si sono avvalse della presenza di validissimi stunt-men, oltre
all'utilizzo accurato degli effetti speciali sui set e alla presenza di attori
professionisti, a loro volta affiancati da figuranti selezionati tramite i
casting svolti prima dell'inizio delle riprese.
In ogni serata, condotta da Francesca Rettondini, sono
stati presentati i lavori realizzati all'interno dei laboratori.
Tommaso Martinelli