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29 luglio 2014

Film Festival Vieste, bilancio finale più che positivo

E' stato un successo sotto tutti i punti di vista, l'appena concluso Film Festival Vieste. Una sfida vinta grazie a un'impeccabile organizzazione, a un cast di grandi nomi provenienti dal mondo dello spettacolo e al Premio Carlo Nobile assegnato a uno dei massimi protagonisti del cinema italiano: Enrico Vanzina. "Il riscontro è stato talmente positivo che è andato ben oltre le più rosee aspettative. Per ben undici giorni, il pubblico ha mostrato un interesse crescente sia nei confronti dei cortometraggi realizzati nell'ambito dell'iniziativa 'Prove aperte alla fabbrica dei sogni' che ai film inseriti all'interno della rassegna dedicata alla nuova commedia all'italiana, ognuno dei quali introdotto presso l'Anfiteatro Adriatico da registi e attori protagonisti"- ci racconta entusiasta l'organizzatrice Terry Abbattista della 'Sol'eventi', che aggiunge:
"Risultati strepitosi che ci spingono a fare sempre meglio in vista della nuova edizione prevista per il prossimo anno". Fiore all'occhiello del Film Festival Vieste, il Premio Carlo Nobile. A ricevere la prestigiosa statuetta, realizzata in alabastro, è stato lo sceneggiatore, produttore e scrittore Enrico Vanzina. L'attesa premiazione ha avuto luogo nella cornice del White Hotel di Vieste, valorizzata dalla precisa conduzione di Francesca Rettondini. Ha presenziato alla premiazione anche il sindaco di Vieste, la dottoressa Ersilia Nobile, sorella di Carlo Nobile, che ha pubblicamente espresso gratitudine al cineasta romano che si è raccontato con grande generosità e sensibilità, snocciolando avvincenti aneddoti della sua vita professionale e privata. "Mio padre" (Steno, ndr), ha raccontato, "avrebbe preferito che facessi lo scrittore o il giornalista", "ma io non potevo fare a meno del cinema che, come diceva Hitchcock, è la vita con le parti noiose tagliate". Un maestro dell'italica settima arte, Vanzina, che anche in questa occasione ha difeso il genere della commedia "ingiustamente bersagliato da conformismi e pregiudizi".

Mentre a proposito dell'attuale situazione del nostro Paese ha detto:
"L'Italia è un Paese che spesso mi fa arrabbiare, ma agli italiani, a loro sì voglio tanto bene". La kermesse, realizzata con il significativo sostegno dell'Assessorato al Turismo e alla Cultura dell'amministrazione comunale di Vieste e patrocinato dalla Apulia Film Commission, è stata ulteriormente valorizzata da due importanti mostre, entrambe proposte gratuitamente al pubblico presso il Castello Svevo di Vieste. La prima è stata "Ritratto di Anna", presentata lo scorso anno al Festival Internazionale del Film di Roma: una galleria di ritratti organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, dedicata all'indimenticabile attrice Anna Magnani. La seconda, invece, un'accurata selezione di manifesti del grande cinema italiano dal primo dopoguerra fino ai nostri giorni. Tra i film più applauditi tra tutti quelli proposti, la pellicola rivelazione "Vacanz'ieri, oggi e domani" di Fabio Massa e Lucio Ciotola, presenti assieme a Luciana De Falco, una delle protagoniste, e "La gente che sta bene", presentato dall'attrice Emanuela Grimalda, popolarissima anche per la sua partecipazione alla fiction di RaiUno "Un medico in famiglia".

Applausi, inoltre, per "Sapore di te" di Enrico Vanzina, "Song e' Napule" dei Manetti Bros; "Maldamore" introdotto dall'attrice Eleonora Ivone e dallo sceneggiatore Massimo Sgorbani. A concludere in bellezza la rassegna, presentata dal press-agent Giuseppe Zaccaria, ci hanno pensato il regista Davide Minnella e l'attore protagonista Gianluca Sportelli con l'apprezzatissima pellicola "Ci vorrebbe un miracolo".

Tra i cantanti saliti sul palco del Film Festival Vieste, Sara Galimberti che ha presentato il suo nuovo singolo Chiamami per nome e Riccardo Sinigallia che ha invitato il numeroso pubblico al suo prossimo concerto che si terrà il 9 agosto nell'incantevole perla del Gargano. All'interno del Festival ha trovato spazio, riservando enormi sorprese, il progetto "Porte aperte alla fabbrica dei sogni", grazie al quale giovani appassionati cinefili, affiancati da affermati film-maker, hanno dato vita alla realizzazione di esclusivi cortometraggi. I tre lavori sono stati girati ciascuno in un proprio set, rispettivamente ambientati nella Roma Imperiale, nel Medioevo e nel Far West. Le tre scenografie sono state realizzate dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Foggia. 
Le sceneggiature, nel rispetto rigoroso di ambienti e costumi delle rispettive epoche, si sono avvalse della presenza di validissimi stunt-men, oltre all'utilizzo accurato degli effetti speciali sui set e alla presenza di attori professionisti, a loro volta affiancati da figuranti selezionati tramite i casting svolti prima dell'inizio delle riprese.


In ogni serata, condotta da Francesca Rettondini, sono stati presentati i lavori realizzati all'interno dei laboratori.

Tommaso Martinelli