Sono due gli spettacoli dal vivo di CIRCOVAGANDO 2014 a FIESSO D’ARTICO organizzati da Arteven
in collaborazione con il Comune e il contributo di Interspar, all’interno del
progetto ideato nell’ambito di Reteventi Cultura – Provincia di Venezia
Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto –
Provincia di Venezia. Gli spettacoli sono ad entrata libera.
Lunedì 21
luglio
alle ore 21.15 in Piazza Marconi arriva la contagiosa
allegria dei BLACK BLUES BROTHERS che hanno un’unica missione…farvi divertire! Cinque acrobati africani con il ritmo e
l’energia nel sangue fanno rivivere il mito dei divertentissimi Blues Brothers
in uno show per tutti. Tra limbo, salti mortali e piramidi umane fatevi
travolgere dalla trascinante e coinvolgente carica di questa band composta da
equilibristi, sbandieratori e giocolieri del fuoco. Sulle note della colonna
sonora del leggendario film ecco un evento adatto a un pubblico internazionale,
dove a parlare sono la musica e il virtuosismo acrobatico.
Mercoledì
23 luglio in PRIMA REGIONALE vi attendono gli ECCENTRICI DADARÒ e
IFRATELLICAPRONI con il divertentissimo OPERATIVI!,
spettacolo vincitore del Concorso
Nazionale Cantieri di Strada 2014 – Sezione di Piazza In Piazza – Premio
Giovanna Bolzan, ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro
Larocca, Andrea Ruberti e Dadde Visconti. Sulla scena ci saranno un tedesco, un
americano e un italiano, quasi fosse l’inizio di una barzelletta… Questa è una storia vera! Una storia senza tempo. Una storia di tre
clown. Tre clown con il fucile. Tre clown in divisa con il fucile… forse tre
clown-soldati reduci da tutte le guerre della storia. Ma allora questa… che
storia è? Una storia in cui si ride, tra gags e lazzi esilaranti, si pensa,
quasi a citare Charlie Chaplin nel finale di un famoso film: “… L’avidità ha
avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a
passo d’oca a fare le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare ma ci siamo
chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la
scienza ci ha trasformato in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi,
pensiamo troppo e sentiamo poco... Soldati non difendete la schiavitù ma la
libertà!”
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