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15 ottobre 2018

HIERONIMUS MONTISARDUI di Ensemble Terra d'Otranto _ 16 ottobre Teatro DI OSTIA



Martedì 16 ottobre (ore 21) al Teatro del Lido di Ostia
una serata di musica antica con l’Ensemble Terra d’Otranto, che – a quattrocento anni dalla loro prima stampa –
ripropone le opere di Gerolamo Melcarne, Il Montesardo, chitarrista e compositore raffinato originario dell’antica Terra d’Otranto.
Un concerto per scoprire danze di origine spagnola, arie, madrigaletti e mottetti nello stile monodico.
HIERONIMUS MONTISARDUI
Le opere di Gerolamo Melcarne, un pugliese errante
di Ensemble Terra d'Otranto
interpreti Alberto Allegrezza (tenore),
Doriano Longo (violino barocco),
Luca Tarantino (chitarra spagnola),
Pierluigi Ostuni (tiorba)

Martedì 16 ottobre (ore 21) al Teatro del Lido di Ostia una serata di musica antica con l’Ensemble Terra d’Otranto che propone HIERONIMUS MONTISARDUI Le opere di Gerolamo Melcarne, un pugliese errante, concerto per tenore, violino barocco, chitarra spagnola e tiorba, in cui ci accompagneranno gli interpreti Alberto Allegrezza, Doriano Longo, Luca Tarantino e Pierluigi Ostuni. «Il progetto HIERONIMUS MONTISARDUI parte da lontano – racconta Doriano Longo Siamo negli anni Novanta del secolo scorso, Civica Scuola di Musica di Milano, dipartimento di musica antica. Nella pausa tra una lezione e l’altra di musica d’insieme si chiacchierava con i colleghi della provenienza di ognuno di noi. Quando dicemmo di venire dal Salento, antica Terra d’Otranto, un liutista di Parigi ci fece notare che vi era un musicista di fine Cinquecento originario del Capo di Leuca molto importante per la diffusione della pratica della chitarra spagnola e per aver composto musica profana e musica sacra di pregevole fattura. Ovviamente si trattava di Gerolamo Melcarne detto “Il Montesardo” dal suo paese natio. Da lì partì l’impulso per approfondirne il percorso artistico e biografico; iniziò un periodo di ricerca e di recupero delle sue opere con relative trascrizioni ed esecuzioni. Nel frattempo, in collaborazione con la Città di Alessano, comune in cui venne inglobato il centro di Montesardo, si diede vita ad un festival di musica antica dedicato al Melcarne, giunto lo scorso anno alla XVIII edizione, che ha ospitato, fra l’altro, artisti e gruppi di livello internazionale. Nel corso degli anni divenne sempre più chiara l’importanza del nostro conterraneo. Egli fu uno dei primi musicisti del Regno di Napoli ad aver avuto contatti diretti con l’ambiente fiorentino dove, a partire dalla fine del Cinquecento, era stato intrapreso un percorso di innovazione delle idee musicali e del modo di comporre. Stava per nascere la monodia accompagnata che poi diede origine ad una incredibile varietà di forme, alla base della odierna concezione della musica. E il Montesardo fu uno dei fautori di questo rinnovamento nel Regno di Napoli, dove ancora si praticava lo stile polifonico. Dopo diciotto anni ci è sembrato giunto il momento di fissare quanto ricercato, studiato e analizzato, offrendo al pubblico una visione quanto più possibile eterogenea del lavoro del musicista di Terra d’Otranto, attraverso la realizzazione di un’opera discografica, convinti che, e in questo facciamo nostro un suo pensiero. Il tuo sapere è nulla se un altro non sa ciò che tu sai. Questa cosa vale in tutte le discipline, ma specialmente nella musica, della quale si celebra parimenti un altro adagio: nessuna considerazione per la musica che non è divulgata».
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