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30 gennaio 2015

Appuntamento presso Fandango Incontro martedì 3 febbraio ore 19 in via dei Prefetti 22, Roma

La libertà è partecipazione, Storia di una piccola rivoluzione



Così è la bizzarria della provvidenza, la deviazione urgente di un singolo, diventa apripista del percorso di tutti gli altri. Gli imbizzarriti di queste pagine sono esploratori. (Erri De Luca)


La cattiva politica ha perso e, oggi, sui diritti degli artisti siamo primi in Europa.” (Francesco Schlitzer)




Francesco Schlitzer, autore del libro Imbizzarritiincontrerà il pubblico presso Fandango Incontro a Roma (in via dei Prefetti 22) martedì 3 febbraio ore 19 in occasione dell’uscita del suo libro pubblicato da Contrasto. All’evento La libertà è partecipazione. Storia di una piccola rivoluzione, moderato da Neri Marcorè, parteciperanno anche Gian Antonio Stella e Fabio Lovino, autore delle fotografie del libro. Nel corso della serata interverranno Gianluigi Chiodaroli, Paola De Micheli, Cinzia Mascoli e Simona Vicari.

L’incontro sarà l’opportunità per raccontare per la prima volta le positive conseguenze che la liberalizzazione ha prodotto sul lavoro degli artisti che hanno aderito ad Artisti 7607. Come racconta Schlitzer in Imbizzarriti, infatti, mille attori italiani (Artisti 7607) si sono battuti per potersi rendere autonomi nella gestione dei diritti economici maturati dalle repliche delle opere (diritti connessi al diritto d’autore) e costruire un progetto che fosse in grado di sostenere e difendere con indipendenza e coraggio gli artisti: Paolo Calabresi, Carolina Crescentini, Elio Germano, Valeria Golino, Cinzia Mascoli, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Neri Marcorè solo per citarne alcuni, ma i protagonisti di questa storia sono anche Emma Bonino e Paola De Micheli, Simona Vicari e molti altri ancora. Tutti immortalati dalle fotografie di Lovino.

Un gruppo di attori scopre che l’Istituto che li avrebbe dovuti rappresentare e che operava come monopolio di fatto era incapace di amministrare i loro diritti, tanto da tenere bloccati oltre 118 milioni di euro.

Francesco Schlitzer, esperto di relazioni istituzionali, viene coinvolto e “travolto” dagli “Imbizzarriti” che altro non chiedono di essere aiutati a trovare un varco nella selva della burocrazia e di far arrivare la loro voce a chi nelle istituzioni dovrebbe ascoltarli.
Invece di recitare, gli “Imbizzarriti”, con Francesco, iniziano a dedicare del tempo prezioso a leggere carte, incontrare burocrati e frequentare palazzi e a battersi per la liberalizzazione.

Racconto una vicenda che racchiude tutti gli atavici difetti, le perversioni e le inefficienze di cui è piena l’Italia. Una storia di conservazione, di un sistema di potere incancrenito fondato su un meccanismo che stava bene a tutti, tranne alla maggioranza che dovrebbe beneficiarne: gli artisti. Un vero e proprio esproprio a danno di un’intera categoria di lavoratori. Gli ingredienti ci sono veramente tutti: scarsa trasparenza, violazione di diritti elementari, occupazione da parte dei partiti (tutti o quasi), cattiva politica, leggi scritte male e, non manca mai, banale incapacità. Ingredienti di una frittata che è durata circa trent’anni, con una vasta complicità anche del settore privato. Racconto com’è stata ottenuta una liberalizzazione. Quella della remunerazione degli artisti interpreti ed esecutori che viaggia sotto il nome di diritti connessi al diritto d’autore. Si tratta di una vera liberalizzazione nel senso di rendere liberi. Prima gli artisti non potevano sapere quanto e perché ricevessero occasionalmente quel “salario” che arrivava nelle loro tasche. Lo faccio perché anche queste vicende possono raccontare i mali in cui noi italiani siamo precipitati.


Dati tecnici libro 
(Una parte dei proventi di vendita di questo libro sarà devoluta da VerA s.r.l. alla ONLUS L'altra Napoli, Progetto: Orchestra Giovanile Sanitansamble)

ImbiZZarriti
"Com’è stato possibile restituire dignità e diritti agli artisti italiani"
di Francesco Schlitzer
Fotografie di Fabio Lovino
Con la partecipazione di Artisti 7607
edito da Contrasto


Artisti 7607 è una Società Cooperativa fatta di “mille attori imbizzarriti” che dopo aver ottenuto la liberalizzazione hanno una sede provvisoria nel quartiere Flaminio. Hanno incassato i primi diritti e hanno distribuito a tutti gli iscritti, in parti uguali tutto ciò che la legge prevede. Il Consiglio di Amministrazione è fatto quasi interamente da attori; si fanno assistere da un manager e uno staff legale. Ricevono continue adesioni e adesso le istituzioni non possono più ignorarli. Non hanno timore di affrontare lunghi ricorsi amministrativi o cause civili: hanno le competenze, il tempo e le risorse per combattere. Hanno avviato le trattative con i principali utilizzatori e stavolta state certi che sapranno difendere al meglio i propri interessi. Lo Statuto Sociale Europeo degli Artisti (data di nascita 7-6-07) difende il principio dell’equo compenso – cioè i proventi degli artisti maturati attraverso lo sfruttamento sul mercato delle opere di cui sono interpreti – e ribadisce che spetta agli artisti scegliere a chi affidare la gestione dei propri diritti connessi.