Così Luciano Sovena alla notizia del suo incarico di Presidente di Roma Lazio Film Commission.
E aggiunge: “La precedente Giunta regionale era uscita da questa importante struttura operativa del Lazio, causando così non solo una mancanza di sinergie sul territorio, ma anche di servizi operativi per coloro che fanno cinema, fiction e lavorano nel settore dell’audiovisivo”. E continua: “Ricostruire una rete di supporti, servizi e facilitazioni per il settore cinema e audiovisivo, valorizzare le risorse e gli operatori, ottimizzare le risorse economiche pubbliche, salvaguardare le iniziative internazionali per la coproduzione sviluppate negli anni da Roma Lazio Film Commission e soprattutto accedere ai fondi europei perché siano a disposizione del territorio e del comparto audiovisivo, saranno per noi priorità strategiche."
Ma non solo, Luciano Sovena guarda all’estero, alle produzioni internazionali, per rinnovare il loro interesse per Roma e per il Lazio: “È nostro obiettivo essere sempre più presenti per le esigenze dei produttori italiani, ma anche riportare le grandi produzioni internazionali nel Lazio, la regione capitale indiscussa del cinema”.
“Inoltre – afferma Sovena - i grandi festival e mercati internazionali saranno i luoghi privilegiati della promozione e dello sviluppo: rilanciando la visibilità del patrimonio artistico e culturale della regione Lazio e permettendo agli operatori e alle loro opere di affermarsi e crescere sulla scena internazionale. Saremo presenti con iniziative e attività internazionali, che faranno conoscere tutta la ricchezza culturale, industriale e professionale di un territorio come il Lazio, portando avanti l'azione di supporto agli operatori per realizzare, diffondere e affermare i loro progetti.
Un elogio infine alla squadra di Roma Lazio Film Commission che non ha mai smesso, nonostante le difficoltà, di essere al servizio dei produttori e degli operatori del mondo del cinema e dell'audiovisivo, con la quale inizio oggi un appassionante viaggio”.
L’avvocato Luciano Sovena, riconosciuto esperto di cinema,
ha pubblicato libri sulla censura cinematografica ed è stato per dieci anni
Amministratore Delegato dell’Istituto Luce.
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