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29 agosto 2014

Gay, Sindaco Vigonovo contro educazione sentimentale a scuola. Zan (LeD): “Posizioni omofobe e pericolose, interpellerò il ministro”

Dopo l’ordine del giorno approvato a fine luglio dal Consiglio comunale di Verona, che delega un coordinamento a raccogliere segnalazioni di genitori e insegnanti sui progetti di educazione all’affettività e alla sessualità che risultino in contrasto con i loro principi morali e religiosi - il riferimento è palesemente all’omoaffettività -, ci pensa Damiano Zecchinato, Sindaco leghista del Comune di Vigonovo, in provincia di Venezia, a far nuovamente discutere sulla questione. 

Il primo cittadino del piccolo comune veneto promette infatti dalle colonne dei quotidiani locali che vigilerà sui programmi ministeriali di educazione all’affettività e alla sessualità, ribadendo con forza - e invitando i parroci a una mobilitazione in tal senso - la necessaria salvaguardia e predominanza, anche nel mondo della scuola, dei principi della religione cattolica riguardo al concetto di famiglia, al fine di contrastare qualsivoglia sensibilizzazione su coppie e famiglie lesbiche e gay e dunque prevenire “una deriva, un insegnamento licenzioso che potrebbe traviare la formazione di persone con personalità ancora fragile come i mi nori”. 



“Sentire ancora parlare un ufficiale di governo, relativamente alle tematiche LGBT, di minori traviati, di anormalità e di minaccia alla famiglia tradizionale, deve far amaramente riflettere su quanta strada ancora l’Italia debba fare prima di mettersi al passo coi tempi e in linea con l’Europa dei diritti”. E’ il commento dell’on. Alessandro Zan, deputato veneto di Libertà e Diritti ed esponente della comunità gay. “Quelle di Zecchinato sono posizioni omofobe e integraliste, che antepongono l’odio e la discriminazione alla necessità sempre più impellente di un’educazione al rispetto che parta dai banchi di scuola, diretta a eliminare ogni forma di bullismo, omofobia e transfobia tra i nostri ragazzi. E’ inaccettabile che soggetti del calibro del Sindaco di Vigonovo governino i nostri paesi e le nostre città, istigando alla discriminazione, pretendendo di ingerire addirittura nei programmi ministeriali e chiudendo in un cassetto i principi di laicità ed eguaglianza, per lasciar posto a un integralismo medievale che può solo che ingabbiare il mondo della scuola nell’ignoranza e nella repressione delle diversità. Proprio per evitare ciò” conclude il parlamentare di LED, “interpellerò il ministro Giannini, assicurandomi che non vi siano margini di trattativa con amministratori intolleranti come Zecchinato e Tosi, e che anzi si proceda, sulle linee stabilite dal Consiglio d’Europa, con la strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, senza fare compromessi con chi vuole affossarne la valenza culturale ed educativa”.