SCUOLA – Supplentite, Azzolina vuole fare ordine e dire basta ai tagli. Anief: serve un cambio di passo
Sulla gestione del reclutamento scolastico e dei precari si sta voltando pagina. Lo ha assicurato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, rivendicando i quasi 80 mila posti a bando dei concorsi ordinari e straordinari, a cui si aggiunge la costituzione e digitalizzazione delle graduatorie provinciali per le supplenze e delle graduatorie di istituto. “Il precariato docenti non è certo colpa del nostro Governo”, ha detto Azzolina al quotidiano “La Nazione”.
Anief reputa corretta la linea della ministra di accelerare sui concorsi e di andare a mettere mano ad un sistema reclutante che faceva acqua da tutte le parti, aggravato non poco dalla politica dei tagli ad oltranza avviati con il DPM 81/2009 e che nessun Governo ha avuto la caparbietà di andare a contrastare. Ben venga anche la costituzione di graduatorie provinciali, le quali forniranno maggiori possibilità ai precari in graduatoria d’istituto per vedersi conferire la supplenza, anche se il giovane sindacato contesta numerose illegittimità nell’organizzazione delle stesse e nella tabella di valutazione dei titoli. Ecco perché Anief insiste sull’opportunità di organizzare dei tavoli tecnici e convogliare sulla scuola e le sue impellenze le risorse straordinarie in arrivo dall’Unione europea attraverso il Recovery Fund, pari ad oltre 170 miliardi nell’arco di alcuni anni.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “è giusto dire basta alla politica del risparmio ad oltranza. Una politica che ha fallito: è la stessa che ha portato al record assoluto di 250 mila supplenze annuali, che si toccherà a fine estate, comprensive di 85 mila posti vacanti e 70 mila cattedre di sostegno in deroga. Sono dei numeri ingenti, dietro ai quali ci sono supplenti, docenti in carne e ossa, che chiedono di lavorare al meglio per formare il bene più prezioso del nostro Paese”.
Sui supplenti della scuola si vuole giustamente cambiare passo. “Stiamo facendo ordine – ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina - in un sistema che viene da anni di tagli e che ogni settembre affronta problemi; attribuirli a questo governo, ‘supplentite’ compresa, sarebbe un falso: sono anni che non si fanno più concorsi; se non assumi le supplenze crescono”. E “per questo abbiamo messo a bando 78mila posti”.
La rivista Orizzonte Scuola elenca i nuovi concorsi che mettono a bando 78mila posti: concorso straordinario secondaria per il ruolo per 32.000 posti; concorso ordinario secondaria con 33.000 cattedre in palio; concorso ordinario infanzia e primaria, che andrà ad assegnare 12.863 posti; la procedura straordinaria per l’abilitazione per tutti coloro che supereranno la prova scritta con almeno 42/60 (soglia minima contrastata dall’Anief).
LE NUOVE GRADUATORIE: DIGITALI E PROVINCIALI
Sempre la ministra dell’Istruzione ha detto che il suo dicastero ha provveduto ad introdurre e digitalizzare le Graduatorie provinciali per le supplenze e graduatorie di istituto. “Stiamo anche efficientando le graduatorie dei supplenti, svecchiando un sistema in vigore da venti anni: le digitalizziamo e mettiamo in ordine gli elenchi, affinché in cattedra vada chi è preparato per insegnare”, ha dichiarato Azzolina. Si ricorda che le GPS, graduatorie provinciali per le supplenze, verranno utilizzate per conferire gli incarichi annuali al 31 agosto e quelli fino al termine delle attività didattiche, 30 giugno. Dalle graduatorie d’istituto si continuerà ad attingere per le supplenze brevi (maternità, malattia, etc.). Le domande di iscrizione e aggiornamento della propria posizione in tali graduatorie saranno online. Lo stesso vale per quanto riguarda la scelta delle scuole.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
“La supplentite – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – si cancella prima di tutto adottando una filosofia diversa e innovativa nei confronti della scuola, in grado finalmente di esaltare la sua mission formativa anziché penalizzarla: appurato che i fondi assegnati all’istruzione rappresentano un reale investimento per l’Italia, bisogna andare assolutamente dunque a rivedere le norme che regolano la formazione degli organici e dell’assegnazione del personale, semplificandone le procedure di assunzione, anche alla luce del record prossimo di 250 mila supplenze annuali, oltre che ripristinare gli organici utilizzati prima fino al 2008”.
“Il dimensionamento imposto a partire dal DPM 81del 2009 ha creato danni ingenti alla scuola: parliamo di 200.000 cattedre, 50.00 Ata, 4.000 dirigenze e scuole autonome, i cui plessi sarebbero ora preziosissimi per accogliere gli alunni che non hanno più spazio nei loro istituti per il rispetto dei limiti di distanziamento previsti dal documento del CTS del 22 giugno scorso. E per creare classi con non più di 15 alunni. Parallelamente, la scuola ha pagato la politica dei vincoli di bilancio pubblico, sistematicamente imposti in ogni occasione in cui la politica ha dovuto decidere sulle spese di funzionamento del comparto: un modus operandi che risulta alla base della formazione delle classi pollaio e delle mancate stabilizzazioni dei precari storici, non solo docenti visto che – conclude il presidente Anief - anche tanti Ata, educatori e Dsga sono nelle stesse condizioni”.
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