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21 ottobre 2017

Teatro Palladium: IL TEATRO DI CHRIS THORPE – UN PROGETTO DI JACOPO GASSMANN




 
Stagione artistica 2017/2018
IL TEATRO DI CHRIS THORPE – UN PROGETTO DI JACOPO GASSMANN
Con il supporto del British Council
Una produzione Centro culturale mobilità delle arti / Corrado Russo
Al Teatro Palladium è in arrivo un progetto speciale su Chris Thorpe, drammaturgo di punta della nuova scena britannica le cui opere si interrogano sul comportamento umano, ponendo alcune semplici ma ingannevoli domande ad esso sottese. A tradurre e far rivivere sulla scena italiana due dei suoi lavori più esemplari è Jacopo Gassmann, che ha scelto di rappresentarne – con la complicità di giovani e validi interpreti – la scrittura, che investiga sul nostro modo di rapportarci al vivere quotidiano e sulla politica, e lo stile, che sovverte e reinventa le convenzioni della "lecture performance". Al Palladium andranno dunque in scena, uno di seguito all'altro, gli spettacoli There has possibly been an incident, pièce con tre monologhi "stream of consciusness" legati da dialoghi e coro finale rispettivamente con Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò (24 e 25 ottobre), e Confirmation, monologo intorno al tema del "pregiudizio di conferma", che vedrà protagonista Nicola Pannelli (27, 28 e 29 ottobre). Di seguito i dettagli.

Martedì 24 - Mercoledì 25 ottobre - Ore 21

THERE HAS POSSIBLY BEEN AN INCIDENT
di Chris Thorpe
Traduzione e regia di Jacopo Gassmann

con  Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò

Impianto scenico Alessandro Chiti
Luci Pietro Sperduti
Montaggio del suono Lorenzo Danesin
Video mapping Alessandro Innaro
Tecnico luci Marco Guarrera
Assistente alla regia Mario Scandale
Quando la vita ci pone di fronte a una scelta fra eroismo e compromesso, cosa succede?
A volte gli aerei non atterrano come dovrebbero.
Il popolo di una nazione ne ha abbastanza dei propri tiranni, ma i tiranni devono essere rimpiazzati
con qualcos'altro. Cosa?
Una persona si fa largo tra la folla e, per un istante, senza che sia lei a sceglierlo, si trasforma in un
simbolo.
Un uomo entra in un palazzo e porta con sé la morte. Chi lo fermerà?

There has possibly been an incident è una pièce composta da tre monologhi, flussi di coscienza densi di immagini, intervallati da un dialogo e un coro finale. Ogni vicenda prende spunto da eventi storici più o meno recenti, eventi che l'autore rielabora a modo suo e che restituisce attraverso il racconto intimo, analitico, dei personaggi.
Attraverso le loro voci, Thorpe esamina i processi cognitivi che precedono una scelta. Quanto pesa il caso in ogni decisione che compiono (ammesso che la compiano, senza limitarsi a subirla)? È una lente d'ingrandimento quella che Thorpe posa sulle sue frasi, una lente che riesce a deformare il tempo, a rallentarlo. C'è spazio sufficiente per far emergere ciò che si agita fra pensiero e azione, sentimento, dubbio, accidente.
Nel primo monologo, una persona di cui non sappiamo, un testimone oculare, descrive il ragazzo che ha davanti. Indossa una camicia bianca e pantaloni neri, ha in mano una busta della spesa. C'è il sentore che qualcosa stia per succedere, ma che lui non sappia cosa sarà, fino a che non si ferma di fronte alla colonna di carri armati, nella piazza gremita di Tienanmen.
Nel secondo, una rivoluzione di piazza porta alla deposizione dei due vecchi sovrani.
Chi ha guidato la rivolta si trova adesso - quasi per caso - a rispondere alla folla che li acclama. Un improvviso vuoto di potere. Come gestirlo?
Nel terzo, una donna sorvola una grande città. È in aereo, sospesa fra il sonno e qualcosa che non è proprio uno stato di veglia ma uno stato in cui riesce ancora a pensare. Si è lasciata tutto alle spalle e sta per arrivare lì, da lui, in una città che spera la accolga. Si chiede il perché di quei rumori.
Nei dialoghi che si innestano fra i tre racconti, c'è una figura ispirata ad Anders Breivik, l'uomo che il 22 luglio del 2011 uccise 77 giovani sull'isola di Utoya. Le sue idee sono idee estreme, come estremi sono i suoi gesti, eppure figli di un progetto preciso.
Le voci che chiudono ci consegnano a un'ultima scelta morale.
 
Venerdì 27 – Sabato 28 ottobre - Ore 21
Domenica 29 ottobre - Ore 18

CONFIRMATION
di Chris Thorpe
traduzione e regia di Jacopo Gassmann

con Nicola Pannelli

luci Gianni Staropoli

Tecnico luci e audio Marco Guarrera

Se la tua visione del mondo poggia sul fatto di credere che c'è un'ottusa, stupida inflessibilità alla base dell'estremismo, il giorno in cui ti siederai a parlare con degli estremisti, quella tua visione del mondo verrà destabilizzata. Lo spettacolo mi ha reso più progressista, ma mi ha fatto odiare un certo tipo di progressismo. C'è un progressismo aggressivo in me adesso.
Chris Thorpe
Confirmation è un testo sulle barriere attraverso le quali non riusciamo a parlare, sul rigetto impulsivo del punto di vista contrario al nostro e sui meccanismi che ci portano a scegliere soltanto ciò che conferma le nostre ragioni.
Attingendo da alcuni studi intorno al tema del "pregiudizio di conferma", l'autore tenta di instaurare un "dignitoso" dialogo, reale e immaginario, con l'estremismo politico. Per cercare di capire come costruiamo le nostre convinzioni e come mai, partendo da un comune punto di partenza, finiamo per ritrovarci così distanti gli uni dagli altri. Un'intuizione concettuale che, alla luce dei recenti stravolgimenti politici, della tendenza sistemica alla post-verità, acquista una potenza ancora più decisiva. 

Chris Thorpe è una delle voci più importanti della nuova drammaturgia britannica. E' nato e vive a Manchester, dove è artista associato del Royal Exchange Theatre. E' uno dei membri fondatori di Unlimited Theatre e fa parte della compagnia Third
Angel. Ha collaborato con Rachel Chavkin (TEAM New York), Fringe Forest, Slung Low, Chris Goode, RashDash, Belarus Free Theatre
e la compagnia portoghese Mala Voadora. I suoi testi Confirmation e There has possibly been an incident, insieme a The Oh Fuck Moment e I Wish I Was Lonely (scritti a quattro mani con la poetessa Hannah Jane Walker) sono stati pubblicati per la casa editrice Oberon Books. I suoi spettacoli sono stati rappresentati in Germania, Austria, Svezia, Danimarca, Stati Uniti e di recente in Italia per la regia (e traduzione) di Jacopo Gassmann. Dal 2017 Chris è stato selezionato come uno dei tre Jerwood New Playwrights per il Royal Court theatre di Londra, dove debutterà prossimamente con il suo nuovo testo Victory Condition (per la regia di Vicky Featherstone, direttore artistico del Royal Court).
Jacopo Gassmann è nato a Roma nel 1980. Si laurea (Bachelor of Arts) in regia cinematografica alla New York University e, in seguito, consegue un Master of the Arts in regia teatrale alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra.
Durante la permanenza negli Stati Uniti ha frequentato corsi di regia teatrale e cinematografica in diverse università americane (Harvard, UCLA) e ha realizzato diversi lavori (corti, video-arte) tra cui il mediometraggio About the house (2004, da un'opera di Julio Cortazar, "competizione video cineasti del presente" al Festival del film Locarno).
E' autore di documentari tra cui: La Voce a te dovuta, presentato ai festival di: Locarno, Montpellier, Istanbul, Montreal, Brasilia; Il più bel gioco del mondo, presentato in Campidoglio a Roma e al Genova film festival.
Nel 2005 ha curato e firmato la regia teatrale dello spettacolo Il minore ovvero preferirei di no con Roberto Herlitzka, sulla vita e l'opera di Ennio Flaiano (in scena all'Auditorium Parco della musica di Roma e ripreso nel 2008).
Negli anni successivi è stato responsabile delle selezioni artistiche del Festival di Palazzo Venezia (documentari sull'arte e sulla musica) e del Sole e Luna Doc Fest a Palermo (documentari sul Mediterraneo e sull'Islam), ha tradotto e adattato numerosi testi teatrali dall'inglese all'italiano ed ha collaborato come docente con il Centro Sperimentale di Regia di Milano.
Tra il 2010 e il 2012 vive a Londra, dove dirige lo spettacolo Nocturnal di Juan Mayorga (presso il John Gielgud Theatre RADA di Londra) e collabora come consulente di drammaturgia contemporanea presso il Soho Theatre.
Nel 2013 firma la regia teatrale de La Pace Perpetua di Juan Mayorga (con Danilo Nigrelli, Davide Lorino, Giampiero Judica, Pippo Cangiano ed Enzo Curcurù) al Teatro Belli di Roma. Lo spettacolo è stato successivamente ripreso nel 2014 per una tournée nelle Marche (circuito AMAT) al Teatro Verdi di Padova e all'Elfo Puccini di Milano.
Nel 2015 inaugura la rassegna Trend - Nuove Frontiere della Scena Britannica, firmando la traduzione e la regia di Confirmation di Chris Thorpe con Nicola Pannelli (lo spettacolo verrà ripreso nel 2017 in diverse città italiane).
Nel 2016 traduce Bull di Mike Bartlett per il Teatro Franco Parenti e cura la traduzione e regia di There has possibly been an incident di Chris Thorpe (con Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte e Cinzia Spanò) per Trend XV.
Nel 2017 dirigerà per il Teatro della Tosse (in coproduzione con il Teatro di Roma) Disgraced di Ayad Akhtar, vincitore del premio Pulitzer 2013.
Jacopo Gassmann è curatore della collana di teatro contemporaneo Green Room per Luca Sossella Editore.

Teatro Palladium - Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma