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16 giugno 2017

La D'Ettoris al Salone di Torino



Ieri al Salone internazionale del libro di Torino è stata una giornata fantastica per la D'Ettoris Editori. Ospiti, con un piccolo spazio, presso lo stand della Regione Calabria, la casa editrice crotonese ha presentato due libri, uno più importante e bello dell'altro. A mezzogiorno, Daniela Bovolenta ha presentato il terzo volume della trilogia del famoso scrittore francese Joris-Karl Huysmans. L'oblato, ultimo volume della collana "Magna Europa" diretta da Giovanni Cantoni  il prossimo sarà "Il Sacro Romano Impero" di James Bryce, in uscita per luglio 2017 ha, come tutti gli altri nostri libri, ricevuto l'attenzione dei più importanti organi di informazione nazionale, tra i quali il prestigioso Corriere della Sera. Segno evidente che si può anche disporre di uno stand di buone dimensioni, ma se non si è capaci di puntare a una editoria di qualità si rimarrà sempre nell'anonimato e nella mediocrità e si continuerà a ingannare se stessi e gli altri. Invece, dalle migliaia degli affezionati lettori della D'Ettoris Editori, alla casa editrice viene riconosciuta la serietà, la competenza, la raffinatezza e la cura delle edizioni il cui merito va ascritto in primo luogo agli autori. Nel pomeriggio, alle 17,00, è toccato alla simpaticissima e gioiosa Susanna Manzin presentare il suo romanzo "Come salmoni in un torrente", il seguito de "Il destino del fuco". Abbiamo intervistato Susanna, autrice anche del coinvolgente "Pane & Focolare".
Cara Susanna,
piano piano stai diventando una scrittrice famosa! Hai girato l'Italia in lungo e largo per presentare i tuoi bellissimi romanzi e ora sei approdata niente meno che al Salone internazionale del libro di Torino. Che esperienza è stata questa di Torino?
E' stata un'esperienza molto positiva: il grande afflusso di pubblico conferma che il mondo dei libri riscuote ancora tanto interesse.  E' un aspetto molto gratificante, in un momento nel quale internet e i social network fanno concorrenza alla carta stampata. Evidentemente il libro ha ancora il suo fascino e una fiera come quella di Torino è una vetrina importante per il settore. Era bello vedere tante scolaresche con i loro insegnanti che giravano tra gli stand. Per quanto riguarda la mia presentazione allo stand della Regione Calabria, è stato gratificante ed ero molto felice di poter avere uno spazio tutto mio in questa kermesse.
Hai esordito con "Il destino del fuco" che ha dato a tutti noi tante soddisfazioni e ora è stata la volta di "Come salmoni in un torrente", senza dimenticare "Pane & Focolare"… Al centro dei tuoi libri la famiglia, l'amore vero, la gioia derivante da relazioni fondate sulla fedeltà e la trasparenza, il dramma di una vita infelice provocata da scelte contrarie alla "struttura dell'essere". Parlaci un po' dei tuoi libri?
Il romanzo permette di raccontare le cose in cui crediamo, di parlare anche di noi stessi e di quello che è importante nella nostra vita. I due romanzi mi stanno dando molta soddisfazione, i miei lettori dicono che li apprezzano perché, con tono apparentemente leggero, parlo però di cose grandi. E' una gioia vedere che suscito nel lettore, anche il più inaspettato, riflessioni e considerazioni sulla famiglia, sul rispetto della vita umana, sull'importanza dell'educazione. Sono ormai convinta che il romanzo ha un vantaggio, rispetto ad altre forme di comunicazione: può riscuotere curiosità ed interesse in molte persone che non leggerebbero mai un saggio di bioetica o di dottrina sociale, che non hanno voglia di andare ad una conferenza o ad un convegno, nemmeno di leggere lunghi post su facebook, ma che sono disponibili ad una lettura come quella di un romanzo.
Ho scoperto che i lettori si sono affezionati ai personaggi, che ho cercato di tratteggiare in modo concreto, realistico; nessun personaggio perfetto e nessuna figura completamente negativa. Sono uomini e donne che attraversano tante difficoltà, ma sempre con una luce di speranza: anche davanti agli ostacoli, con l'aiuto di chi ci vuole bene possiamo trovare la nostra strada e la nostra felicità.
Hai citato "Pane & Focolare": parla della bellezza della tavola, dell'importanza della convivialità, della cultura e della storia dell'alimentazione. Una mia passione, che entra anche nei miei romanzi. Il messaggio è chiaro: se vogliamo ricostruire i legami sociali e familiari, anche la tavola può avere un ruolo importante. Se è vero che la bellezza ci salverà, questo può avvenire tutti i giorni, quando una bella compagnia si siede intorno ad una tavola, apparecchiata con cura e ordine, con cibi gustosi; quando si chiacchiera con calma e serenità e si trasmette agli altri la nostra generosa condivisione.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Per ora mi impegno nel mio blog "Pane & Focolare", dai cui post è nato appunto il libro, e nelle presentazioni dei romanzi. Ogni tanto mi viene in mente qualche spunto per un nuovo romanzo … vedremo!