69ª SAGRA MUSICALE UMBRA
6 – 14 settembre 2014
Libertà
Contro la tirannide e l’oppressione:
il secondo giorno della Sagra Musicale Umbra esprime
l’anelito alla libertà dei popoli con un concerto al Museo di San Francesco di
Montefalco
in cui protagonista è il Coro del Maggio Musicale
Fiorentino.
In programma i Canti
di prigionia di Dallapiccola e il Requiem
di Pizzetti, oltre che due assolute rarità: La
mort d’un tyran di Darius Milhaud
e La morte di
Maria Antonietta, regina di Francia di Jan Ladislav Dussek.
In
serata a Perugia il secondo appuntamento della Sagra:
al
Tempio di Sant'Angelo la celebre e molto amata Misa Criolla di Ramirez.
Contro
tutti i tiranni, contro l’intolleranza e un anelito universale alla libertà:
sono questi i valori morali e spirituali che sostengono il programma del
concerto della Sagra Musicale Umbra che si svolge domenica 7 settembre alle
18 al Museo di San Francesco di
Montefalco. «La libertà porta sempre con sé l'immagine antitetica
dell'oppressione e della tirannide – spiega Alberto Batisti, Direttore
artistico della Sagra – e per questo abbiamo chiesto al Coro del Maggio
Musicale Fiorentino di pensare a un concerto che esprimesse il valore della
Libertà, tema al quale il festival quest’anno è dedicato».
Affiancano il Coro del Maggio, l’Ensemble
Strumentale dell’Orchestra da Camera di Perugia e il Tetraktis Ensemble diretti da Lorenzo
Fratini, assieme a Marco Scolastra
e Filippo Farinelli al pianoforte.
Ildebrando
Pizzetti non era
influenzato da considerazioni politico-morali quando completò la Messa
di Requiem nel 1923 - il secondo dei brani in programma - anno in cui
lasciò la direzione del Conservatorio di Firenze per assumere quella del
Conservatorio di Milano. La pagina è frutto di quello studio minuzioso del
canto gregoriano e delle musiche corali italiane del Quattro/Cinquecento
compiuto in gioventù al Conservatorio di Parma sotto la guida di Giovanni
Tebaldini ed è dedicata alla memoria della prima moglie, Maria Stradivari
(membro di una famiglia discendente dal celebre liutaio), morta di tifo nel
1920. E’ con queste parole che lo stesso
compositore parmense descrive il suo stato d’animo nel comporre il Requiem: «Non so se non essendovi stato
sollecitato avrei mai scritto una Messa da requiem. Certo è che quando la
scrissi ero in uno stato d’animo che mi rendeva più che mai sensibile alla
solenne tremenda grandezza del suo testo. Più volte mi sono trovato a
domandarmi il perché del mio ritornare, di tanto in tanto, alla composizione di
musica corale su testi religiosi. Anelito al poter credere in una realtà
ultraterrena che la mia mente non riesce a concepire? O forse non è mai stato
altro che un voler cercare compagnia, in una espressione corale, a un
sentimento di rassegnazione? Rassegnazione a non poter comprendere né il perché
di questa vita né il mistero che seguirà… Cantare in coro parole alte e solenni: non solo per sentirsene consolato,
ma anche, se possibile, per dare un poco di consolazione ad altri».
La mort d’un tyran è un pezzo violento e sconvolgente di Darius Milhaud - che la Sagra propone a
quarant'anni dalla scomparsa del grande musicista provenzale - scritto per
coro, strumenti e percussioni, che prende come testo un estratto dalle Historiæ Augustæ (400ca A.D.), in cui si
narrano le vicende degli imperatori della tarda epoca romana, e se
l’attendibilità di tutti i dettagli raccontati è messa in questione dagli
studiosi, non vi sono dubbi sugli atti crudeli e infami commessi dal megalomane
Commodo. Da notare che Milhaud in questo lavoro, scritto nel 1932, inventa un
linguaggio originalissimo, un vocabolario «percussivo» che investe anche il
coro, chiamato a declamare il testo senza un’intonazione definita.
Il concerto si chiude con la rarissima
esecuzione de La morte di Maria Antonietta, regina di Francia per pianoforte
solo ed eseguita da Marco Scolastra, del compositore boemo Jan Ladislav Dussek (1760-1812), di quattro anni più giovane di Mozart, uno dei primi
virtuosi del pianoforte a livello europeo. Dopo aver toccato molti paesi del
Continente, nel corso dei primi anni passati a Parigi (1786-89) diventò uno dei
musicisti preferiti di Maria Antonietta, abile suonatrice di arpa. Fuggito
dalla capitale francese poco dopo la Presa della Bastiglia, è evidente che
Dussek rimase molto scosso dall’esecuzione di Maria Antonietta nell’ottobre
1793, se a Londra scrisse di getto questa pagina in memoria della povera
«autrichienne», così disprezzata dai sanculotti.
Il
secondo giorno della Sagra si chiude domenica sera a Perugia al Tempio di Sant'Angelo alle ore 21 con l'esecuzione della celebre e sempre molto amata Misa
Criolla di Ramirez diretta
da Fabio Ciofini alla guida del Coro Canticum Novum e con Anna Aurigi soprano solista.
Come
ogni anno la Fondazione offre un servizio
di navetta gratuito per raggiungere i luoghi dei concerti fuori Perugia. La
partenza per Montefalco è fissata alle ore 16.45 da Piazza Italia, con sosta in
Via Palermo alle 16.55 e il ritorno a Perugia avviene dieci minuti dopo il
termine del concerto. E’ obbligatoria la prenotazione, che può essere fatta
presso il punto informativo di Corso Vannucci o telefonando al numero
338-8668820.
PROGRAMMA di DOMENICA 7 SETTEMBRE
Montefalco, Museo di San Francesco – ore
18
Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Ensemble Strumentale dell’Orchestra da Camera di Perugia
Tetraktis Ensemble
Marco Scolastra, pianoforte
Filippo Farinelli,
pianoforte
Lorenzo Fratini, direttore
Luigi Dallapiccola
«Canti di prigionia» (1938-41)
per coro misto, due pianoforti, due arpe e percussioni
Preghiera di Maria Stuarda
Invocazione di Boezio
Congedo di Girolamo Savonarola
Ildebrando Pizzetti
Messa di requiem (1922-23) per
coro misto a cappella
Darius Milhaud
«La mort d’un tyran» (1932) per
coro misto, ottavino, clarinetto, tuba e percussioni
Jan Ladislav Dussek
«La morte di Maria Antonietta,
regina di Francia», per pianoforte solo
Marco Scolastra, pianoforte
Perugia, Tempio di Sant’Angelo- ore 21
Coro Canticum Novum
Paolo Macedonio, voce charango chitarra
Vincenzo Ritoliposi, contrabbasso
Anna Aurigi, soprano
Fabio Ceccarelli, quena flauto percussioni
Daniele Scaletti pianoforte
Gruppo BAMP percussioni
Fabio Ciofini, direttore
Ramirez
Misa Criolla
da Navida Nuestra: le Peregricion,
Los Reyes Magos; La Ultima Palabra,
Da Mujeres Argentinas: Alfonsina y el mar; Juana Azurduy
Canciones: La Tristecita,
Volvere siempre a San Juan, Antiguo dueno de las flechas
Info e biglietti:
Fondazione Perugia Musica Classica Onlus, Piazza del Circo
6 – 06121 Perugia