(Bassano del Grappa) Giovedì 7 agosto alle ore 21.00 il Teatro al Castello Tito Gobbi di Bassano presenterà in anteprima assoluta un reading del testo per il nuovo spettacolo di Natalino Balasso intitolato “Balasso legge Balasso”. Un gustoso assaggio di quello che sarà “Velodimaya” la produzione che debutterà nell'autunno 2014. L'appuntamento è inserito nel ricco cartellone di Operaestate 2014, il festival realizzato dalla Città di Bassano del Grappa con la Regione del Veneto e le altre città palcoscenico, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le aziende del Club Amici del Festival.
“Quello a cui assisterà il pubblico di Operaestate – precisa Balasso - è uno spettacolo che non sarà più ripetuto. E’ una lettura di nuovi testi per un nuovo monologo. Di cosa possiamo parlare in teatro, oggi, se vogliamo che abbia un senso andarci? Di cosa ridere, ammesso che ci sia da ridere?”
L'indagine di Balasso autore parte dalla constatazione di come ultimamente le societá occidentali siano tornate a disparitá preottocentesche. Il mito della ricchezza, l’ambizione al matrimonio e alla sistemazione da parte di molte donne, l’assenza di orizzonti non preconfezionati nella testa dei giovani, l’idea del privilegio come effetto fisiologico della gestione del bene pubblico, sono effetti molto presenti, ma che sembravano allontanarsi dalle società evolute.
E non solo la sfera occidentale, anche il resto del mondo sembra vivere un’involuzione, il fatto ad esempio che le società che hanno scelto l’islamismo si rivolgano alle forme più rigide di questo pensiero del mondo, sta a significare che l’insicurezza per il futuro porta inevitabilmente al trionfo della superstizione. Stiamo tornando all’inizio, stiamo passando dal via. Come possiamo raccontarci tutto questo senza cedere allo sconforto? Solo il teatro può farlo, attraverso la commedia, attraverso l’arte della risata.
“Chi mi conosce – prosegue Balasso - sa che non amo scrivere in teatro piéce sulla contemporaneità. Con Ercole in Polesine raccontavo il mito greco, con La Tosa e lo Storione raccontavo una vicenda quasi vera degli anni '30 del secolo scorso. Con L'idiota di Galilea ero tornato all'anno zero. Ho sempre trovato stucchevole la rappresentazione che i comici fanno della contemporaneità, con battutine sui politici o sul gossip giornalaro”.
“Ho pensato però che ci fosse, perché c'è sempre stato in teatro, - conclude - un modo migliore per rappresentare le nostre paure e i nostri desideri di oggi. Su questo modo migliore ho voluto indagare per scrivere un monologo che avesse senso recitare in teatro. Nel quale si ridesse, perché non appartengo a quel razzismo del pensiero che ritiene il comico inferiore al drammatico. Ma un monologo nel quale il ridere fosse una conseguenza quasi necessaria del racconto e non una finalità”.
In caso di maltempo lo spettacolo verrà trasferito al Teatro Remondini. Ingresso euro 15 (intero) e 12 (ridotto). Per informazioni e prevendita Ufficio del Festival in via Vendramini a Bassano: tel. 0424 524214 – 0424 519811. www.operaestate.it