Agenzia Stampa Aspapress

Autorizzazione Tribunale di Forlì 6/91 del 8 marzo 1991 - Anno XXXII - Registro Nazionale della Stampa 02659 - Registro Operatori Comunicazioni n. 1187 - Direttore Editoriale e responsabile Enzo Fasoli - Casella postale 19152 - 00173 Roma Cinecittà est - Responsabile dati: Carlo Carbone - Capo redattore Cristiano Rocchi. Associazione Periodici Associati: Presidente Enzo Fasoli - Responsabile settore: Angelo Misseri - Redazione: Vincenzo Giannone, Daniela Zappavigna.

Cerca nel blog

Pagine

11 luglio 2014

Don Davide Milani entra nel CdA della Fondazione Ente dello Spettacolo

All’indomani della presentazione del Rapporto. Il mercato e l’industria del cinema in Italia al MiBACT – che ha fotografato il cambiamento che stanno vivendo le sale cinematografiche – la Fondazione Ente dello Spettacolo si arricchisce di una preziosa collaborazione. Don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Chiesa di Milano, giovedì 10 luglio è stato nominato membro del CdA. «Intendiamo valorizzare l’esperienza e la competenza di don Milani per stringere un rapporto più fecondo con il territorio, in particolare per un’attività formativa dell’animatore della comunicazione e della cultura, a servizio delle Sale della Comunità», spiega don Ivan Maffeis, Presidente della Fondazione. «In un tempo che vede la debolezza delle tradizionali agenzie educative – aggiunge – proprio la Sala della Comunità può contribuire a quell’alleanza tra i diversi soggetti che l’impresa educativa richiede, aiutando le famiglie a interagire con i media in modo costruttivo e i giovani a vivere la bellezza di relazioni umane diretta». Don Milani ha accolto con disponibilità tale coinvolgimento: «Chiedendomi questa collaborazione la Fondazione Ente dello Spettacolo mi domanda di ascoltare e accompagnare le esperienze e i bisogni delle diocesi e delle Chiese locali. Inoltre la richiesta fattami è di seguire la Commissione Nazionale Valutazione Film nel suo insostituibile servizio, finalizzato all’analisi approfondita delle opere, affinché sia gli operatori del settore sia gli spettatori possano disporre di questo strumento di qualità per favorire un accostamento critico e intelligente ai film».