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11 dicembre 2017

AMORE DANZA PER LUCIA GIUFFRIDA DA BALLERINA A MAESTRA DI VITA PER I SUOI 4 FIGLI È MAMMA E INSOSTITUIBILE INSEGNANTE INFATICABILE COME PER MIGLIAIA DI ALLIEVI DELLA SCUOLA PROFESSIONE DANZA PARMA




Prima di introdurci nel mondo affettivo dei figli e degli allievi della Danza scopriamo chi è
Lucia inizia gli studi al Centro danza La Sylphide Roma Diretto da Susan James.
Vince la borsa di studio partecipando al corso professionale di danza Tetro Nuovo di Torino
Diplomata presso la Royal Academy of Dance di Londra come danzatrice e come insegnante.
Diplomata presso L'imperial Society of Teachers of Dancing (Modern Branch) come danzatrice con il massimo dei voti.
Studia il metodo Cecchetti al livello Intermediate
Studia Flamenco superando numerosi esami sempre con il massimo dei voti con la Sociedad de Baile Espanol.
Si diploma presso la Royal Academy of Dance in Psicologia e Storia del Balletto.
Entra nel mondo del lavoro all'eta' di 14 anni danzando in alcune creazioni moderne e in una stagione lirica del teatro Orione di Roma.
Nel 1990 entra nel corso di perfezionamento del Teatro Nuovo di Torino dove danza come solista in numerosi balletti del repertorio classico come Pas de trois da le Corsaire, Coppelia, Vivandiere
e in alcune creazioni neoclassiche di Carla Perotti e Francesco Frola.
Danza con la compagnia del Teatro Nuovo in Carmen di Oleg Danosky con Luciana Savignano , George Iancu e Raffaele Paganini, nella Favorita per il TEATRO Donizetti di Bergamo e in Coppelia.
Danza come prima ballerina al Teatro Comunale di Bologna.
Danza come solista in coreografie di Enrica Palmieri e Mario Piazza per la compagnia A.S.M.E.D. Balletto diretta da Paola Leoni.
Dal 1994 collabora con il Giovane Balletto Classico (ora New Classic Ballet) diretto da Serge Manguette e Noemi Briganti.
Nel 1994 partecipa con Francesco Frola al prestigioso concorso internazionale di danza di Varna.
Danza come prima ballerina nella compagnia Il Balletto di Parma danzando in numerosi balletti come Coppelia, La fille mal Gardee, La fata delle bambole, Satanilla, Il Talismano, Arlequinade,Giselle, Le Corsaire, Il Lago dei Cigni e in numerose creazioni moderne e neoclassiche
Nel 1993 fonda la scuola PROFESSIONE DANZA di Parma e nel 2000 assume la direzione artistica della sezione danza classica e dei corsi di formazione professionale presso il Centro Internazionale Danza.
Istituisce il Corso di Formazione Professionale per danzatori nel quale insegna: tecnica classica, repertorio e passo a due.
Nel 2004 fonda con Francesco Frola, Roberto Giuffrida, Siobhan Law la scuola di musical International Musical Centre oggi Professione Musical nella quale è docente di danza classica, repertorio, passo a due e storia del balletto e del musical.
Dal 2006 dirige la scuola di PROFESSIONE DANZA a Parma
E' insegnante ospite in numerosi stages nazionali e invitata come giurato in concorsi nazionali ed internazionali.

Volevo parlare di Danza nel senso arte e ne abbiamo scoperto le passioni per i figli e per il loro futuro. Nelle stesse foto prima vengono i suoi "amori" e una foto che ritrae un quadro di famiglia Frola al completo. Nel breve interrompersi esce prima l'insegnante attente, la mamma, e la danzatrice che ha saputo trasmettere quella purezza direi praticamente unica in una figlia d'arte.
Amore su amore vivi il respiro per un arte che seppur praticata da tanti in tutte le scuole d'Italia, non sempre meno presente nei teatri italiani. Eppure provate a dire quanti praticano danza in italia, fatevi il conto da soli tra quelli che vanno in discoteca, alle scuole di Ballo nelle varie discipline fino ad arrivare al senso puro del balletto classico. Siete milioni in itala e miliardi nel mondo. La danza nel più umile e nobile delle rappresentazioni rappresenta la prima rappresentazione pubblica in ogni luogo, in ogni dove del nostro pianeta. La Danza è la prima forma di corteggiamento in molti animali compreso l'uomo, è una manifestazione unica che eleva le virtù e regala emozioni per chi la osserva.

Signora Lucia Giuffrida lei è una donna, moglie e mamma tutta Danza ma, quando ha iniziato, suppongo da bambina, chi le ha trasmesso questa passione?
Ho iniziato danza a quattro anni, anche mia mamma è stata una danzatrice e aveva una scuola di danza a Roma. Poi ho sempre respirato l'aria del Teatro, mio padre ha lavorato come tecnico delle luci nei più importanti teatri d'Italia , sono cresciuta dietro le quinte del Teatro Brancaccio a guardare Montesano, la Ferri, Proietti, Dorelli e tanti altri artisti di quei tempi. La mia famiglia da parte di mio padre ha una grande tradizione di Teatro , Carlo Lombardo ( che ha scritto le più belle Operette Italiane) era un mio zio, la mia bisnonna era una cantante lirica,  mia nonna era un soubrette e mia zia  una delle famose ballerine di Macario.

Quale è stata la sua emozione al primo saggio, al primo grande palcoscenico? 
Non ricordo il mio primo saggio, ma devo dire che l'emozione di andare in scena era sempre forte , anche se poi una volta sul palco mi godevo il momento e la tensione spariva completamente.

La danza qualcuno dice che sta dentro di noi. 
Si è così, l'ho visto nei miei figli, soprattutto in Alessandro, la danza fa parte del suo essere.

Lei è sposata con Francesco Frola, il vostro incontro nasce dalla sala prove o in scena danzando, poi il passo è stato breve ed è nato l'amore?
Premetto che io e Francesco non siamo più sposati da 9 anni, io ora ho un altro marito, ma continuiamo a lavorare insieme , abbiamo costruito una scuola di danza che ha un nome e una storia a Parma, abbiamo deciso di continuare a guidarla insieme. Io e Francesco ci siamo conosciuti a Torino al Teatro Nuovo dove io avevo vinto un borsa di studio per un corso di Perfezionamento. Abbiamo lavorato insieme e dopo pochissimo ci siamo innamorati ed abbiamo avuto il primo figlio, Gabriele, avevamo 21 anni!!

La differenza tra danza e ballo?
Ballare credo sia muoversi a tempo con la musica, danzare è farlo con l'anima.

La Scuola di Danza a Parma, importante citta con il Teatro Regio, come è nata l'idea di fermarsi a Parma con una scuola?
La scuola a Parma ci è stata offerta da una prima ballerina che lavorava con noi a Torino. Lei la voleva lasciare e io e Francesco avevamo avuto Gabriele e avevamo bisogno di un posto dove fissare la nostra dimora e far crescere la nostra famiglia , quindi accettammo.

I successi in questi anni ha portato allieve e allievi in ogni dove, successi che la emozione 
Devo dire che abbiamo lavorato da subito ( la scuola allora aveva 20 allievi ora ne ha più di 300) con molto impegno e determinazione , e già dopo 4 anni abbiamo avuto i primi riconoscimenti. Il lavoro è tanto, ma lo sono anche le soddisfazioni. Credo che io e Francesco ci compensiamo molto come insegnanti e riusciamo a fare un buon lavoro di squadra.

Poi ecco che arrivano 4 figli Francesco Gabriele che oramai vive a Toronto, Zarah, Alessandro che è stato il primo Bill Elliot dell' edizione italiana tutti ballerini e Lorenzo che vuole cimentarsi come attore, forse l'unico che ha "tradito" la tradizioni famiglia.
Mi racconta un po di loro.
Gabriele ha danzato e giocato a pallone fino a 15 anni, quando una mattina mi ha detto: "Mamma ho deciso lascio il calcio e faccio il ballerino". Da quel momento ha iniziato a dedicarsi alla danza  in maniera più seria e consapevole, ha studiato da noi fino a 16 anni quando poi si è trasferito ad Amburgo nella scuola Di Neumeier in seguito ad una borsa di studio vinta al Prix de Lausanne ( ne aveva vinte 24 !!), dopo un anno si è trasferito in Messico per studiare con una delle migliori insegnanti cubane Adria Velazquez, già insegnate di Carlos Acosta, Rolando Sarabia, ecc  l'anno successivo lo abbiamo riportato al Prix de Lausanne dove ha vinto l'apprendistato per il National Ballet of Canada,. A 18 anni l'ho messo sull'aereo per Toronto e da allora  lì è rimasto facendo un carriera strepitosa, è diventato un danzatore bellissimo , virtuoso (come è sempre stato) ma allo stesso tempo di grande raffinatezza artistica. 
Lorenzo il secondo, dei miei figli, è sempre stato  il "diverso", dopo qualche anno di danza ha deciso di lasciarla e di dedicarsi alla musica, ha fatto il conservatorio e devo dire che è un bravo musicista. Ora ha finalmente raggiunto il suo obiettivo, lui vuole fare l'attore, e da quest'anno studia alla Galante Garrone di Bologna. E' stato difficile per lui farsi spazio in una famiglia di danzatori, ma alla fine ha trovato la sua strada.
Zarah e Alessandro hanno iniziato danza da piccoli  (3 anni) e non hanno mai smesso di danzare. Zarah ha lavorato molto sul suo fisico ed ha raggiunto risultati che mai mi sarei aspettata, è diventata, anche lei una bellissima danzatrice, ed ora a 18 anni posso dire che è pronta per tentare le prime audizioni!
Alessandro come dicevo prima ha la danza nel sangue, lui da piccolo non guardava i cartoni animati ma le cassette di balletti, il suo preferito era l'Uccello di Fuoco. A soli tre anni riconosceva le coreografie dei diversi lago dei cigni ed aveva una conoscenza della danza a dir poco surreale||||| Ballava in continuazione, ma per se stesso non per gli altri. Anche lui ha studiato con noi fino a 16 anni e dopo un anno dalla maestra cubana , insieme anche a Zarah, ora è ad Amburgo proprio come suo fratello ha vinto una borsa di studio al Prix de Lausanne  per terminare gli ultimi due anni  all'Hamburg Ballet di Neumeier. Segue le orme di suo fratello spero gli porti fortuna||||| 

Come è difficile insegnare ai propri figli la danza da mamma? E' più insegnate o mamma? 
Non è facile. Da loro si pretende sempre di più e si ha meno pazienza. Io quando sono in sala sono insegnate, devo dire che riesco molto bene a dividere i due aspetti, e anche i miei figli in sala mi rispettano come maestra e non si prendono libertà.

Ma lei e anche mamma artistica di tanti allievi della sua scuola che dirige con Francesco Frola
Si diciamo che ho pezzi di cuore in giro per tutto il mondo.

Ora i "cuccioli sono cresciuti o stanno crescendo, lei vive una sorta di legame fatto di telefonini, tablet pc e di successi  come concilia questo quoto della presenza.
Premetto che io non avrei voluto che i miei figli seguissero la mia carriera, perché fatta di tanti sacrifici, a partire dal dover sempre salutare qualcuno||| Ora con la tecnologia si sopperisce un po' alla mancanza, a Natale per esempio ceniamo in collegamento skype con mio figlio Gabriele. La tecnologia accorcia le distanze , ma non sostituisce il calore del contatto. Mi piacerebbe essere presente a tutti gli spettacoli di mio figlio, condividerne da vicino le gioie e a volte anche i momenti difficili.

Siete una famiglia meravigliosa molto unita ma anche per esigenze di studio e lavoro sparsa tra il Canada e la Germania e forse anche dove?
Per ora ci dividano tra Canada e Amburgo, poi chissà ci sono novità in vista di cui però non posso dire altro!!!!

Mi ha raccontato nell' intervista a Francesco Gabriele, che sta conquistando applausi nei teatri, riesce anche se per pochi giorni a "rubarlo" anche per pochi giorni. Lei a Parigi era seduta in platea ci racconta l'emozione di vederlo danzare come primo ballerino e poi gli applausi del pubblico?
Gabriele aveva già danzato il ruolo di Nijinsky in Canada tre anni fa, era giovanissimo e già allora aveva riscosso molto successo,  ora a Parigi ho visto un uomo, un danzatore all'apice della sua prestanza fisica e artistica. Nella platea Parigina c'era seduta mezza Italia, che da tanto tempo non vedeva danzare Gabriele., quando si è chiuso il sipario il silenzio d'obbligo, dato da un finale drammatico, è stato interrotto da un improvviso boato di applausi e acclamazioni che mi hanno lasciato senza fiato. Mi sono fermata e seduta a guardarmi intorno, guardavo tutta quella gente che in piedi acclamava mio figlio, ho la pelle d'oca ancora adesso.

Io ricordo ancora Alessandro protagonista in Bill Elliot e le emozioni e le vibrazioni che trasmetteva al pubblico. E cresciuto di qualche hanno ma ora studia all' estero. perché non tenerlo a Parma? Quale futuro per lui nella danza e recitazione 
Io ho tenuto i miei figli, faccio lo  stesso con i miei allievi, fino a che non ho ritenuto fossero  ben formati non solo dal punto di vista tecnico e artistico, ma soprattutto umano e caratteriale. Poi è giusto che facciano le loro esperienze e trovino la loro strada nel mondo della danza, che purtroppo è sempre di più fuori dall'Italia.

Di lei la vedo come in un cartoon della Disney, come un chioccia che insegna e insegna e insegna ancora valori e splendidi valori della vita e tanti giovanissimi che poi prendo il volo, figli e allieve comprese.
Veramente la prima impressione che hanno tutti è di una strega….. in realtà tendo ad essere molto severa e rigida proprio per proteggere i ragazzi  da delusioni e sconfitte. Devo insegnare loro che è una strada difficile e ci vuole carattere per affrontarla.

Avete mai pensato di realizzare uno spettacolo con suo marito e con i figli? Una novità o un classico? 
Veramente non ci ho mai pensato. Chissà … magari un giorno.
 
Un suo desiderio?
Vorrei poter essere libera per poter stare più vicina ai miei figli sparsi per il mondo.

Cosa consiglia a dei giovani che desiderano danzare, ballare o svolgere attività artistiche o in qualsiasi lavoro?
Di studiare bene, di scegliere con attenzione la scuola. Non è facile e non esistono insegnanti con una bacchetta magica che trasformano ragazzi in danzatori. Bisogna essere caparbi  e fidarsi di chi si è scelto come insegnante.

Concludiamo ma mi prometta che presto parleremo di Lucia e Francesco Frola e della loro scuola. Ma, un ultima domanda: Quando si alza al mattino e guarda dalla finestra cosa vede, cosa spera cosa desidera per i giovani di oggi 
Mi piacerebbe che la cultura dell'arte tornasse ad essere importante in Italia, per permettere ai nostri di talenti di rimanere nel loro paese e poter avere a disposizione di tutti la loro bravura ma soprattutto la loro generosità nel donarsi sul palco.

Intervista in esclusiva di Enzo Fasoli per agenzia di stampa Aspapress